fbpx

Ebola: oltre 2.000 morti e 3.000 contagi. Guterres: “lavorare insieme per portare pace e sicurezza nella regione”

Ebola: oltre 2.000 morti e 3.000 contagi. Guterres: “lavorare insieme per portare pace e sicurezza nella regione”

K metro 0 – Kinshasa – Le autorità sanitarie congolesi e l’OMS, venerdì scorso, hanno annunciato che l’epidemia di Ebola, in Repubblica Democratica del Congo, ha superato i 2.000 morti e contagiato oltre 3.000 persone, da quando è scoppiata nell’agosto 2018. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, arrivato oggi a Beni, nella parte

K metro 0 – Kinshasa – Le autorità sanitarie congolesi e l’OMS, venerdì scorso, hanno annunciato che l’epidemia di Ebola, in Repubblica Democratica del Congo, ha superato i 2.000 morti e contagiato oltre 3.000 persone, da quando è scoppiata nell’agosto 2018.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, arrivato oggi a Beni, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, ha promesso che le forze di pace continueranno a sostenere l’esercito congolese contro i gruppi armati: “La Missione delle Nazioni Unite in Congo (Monusco) e i suoi partner, le forze armate congolesi e la polizia nazionale, continueranno a lavorare insieme per portare pace e sicurezza nella regione“, ha affermato il capo dell’Onu.

Guterres inoltre lunedì incontrerà a Kinshasa il presidente congolese Felix Tshisekedi e altri funzionari del governo, membri dell’opposizione e rappresentanti della società civile. La visita di Guterres, inizialmente prevista per l’estate del 2018, era stata rinviata più volte.

Il direttore generale dell’Oms Tedros Ghebreyesus, ha detto: “Il nostro impegno con la popolazione della Repubblica Democratica del Congo è quello di lavorare insieme per fermare l’epidemia di Ebola. Questo vuol dire anche rafforzare il sistema sanitario per soddisfare anche tutti gli altri bisogni, rispetto alla salute.

Medici senza frontiere scrive in una nota stampa: “Per noi che siamo in prima linea per fermare il contagio è un triste monito di come, dopo oltre un anno, la risposta internazionale stia fallendo nel contenere l’epidemia, che nelle ultime settimane si è diffusa in nuove aree nel Nord Kivu e nel Sud Kivu, e che continua a imperversare nella provincia dell’Ituri.

Nonostante nuovi trattamenti terapeutici e un vaccino sperimentale, tutti risultati efficaci, le comunità locali non sono ancora adeguatamente coinvolte, anzi continuano a dimostrare ostilità verso le attività messe in piedi contro l’Ebola. Se serve un più efficace sforzo collettivo per spiegare l’Ebola e supportare misure preventive per fermarla, in molti, tra la popolazione locale, evidenziano la mancanza di un’assistenza medica adeguata ad altre malattie.”

Tristan le Lonquer, Coordinatore per MSF sulla risposta all’emergenza in Nord Kivu ha dichiarato: “Dobbiamo porre le comunità locali al centro dell’intervento, decentralizzando alcune attività contro l’Ebola nelle strutture sanitarie locali, con cui le persone hanno familiarità e supportando l’accesso generale alle cure mediche di base. Le persone non devono sentirsi costrette o forzate dalla macchina della risposta all’Ebola, e le famiglie devono poter scegliere cosa è meglio per loro e per i propri cari. Tutte le organizzazioni devono lavorare insieme in questa direzione per porre fine a questa terribile epidemia.”

Continua MSF, lavoravamo in quest’area instabile anche prima dell’epidemia di Ebola e abbiamo risposto a numerose crisi dovute alle violenze, alla malaria, alle epidemie di colera e morbillo. La massiccia mobilitazione di risorse per l’emergenza Ebola stride rispetto alla decennale mancanza di attenzione internazionale verso questa regione. Questo ha contribuito a diffondere la convinzione che, la priorità dell’intervento contro l’Ebola, non è il benessere della popolazione.

Siamo impegnati contro l’Ebola in RDC dai primi giorni dell’epidemia, con interventi in diverse aree e su più fronti: assistenza sanitaria di base, gestione dei casi sospetti, prevenzione e controllo delle infezioni. Dopo gli attacchi ai Centri di trattamento di Katwa e Butembo a febbraio, le nostre équipe si sono concentrate sul supporto alle strutture sanitarie locali, per favorire l’accesso alle cure e facilitare la diagnosi precoce e l’individuazione dei casi.

Le Nazioni Unite conservano una delle missioni di pace più importanti nella RDC, con una capacità significativa in termine di presenza di uomini.

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: