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Conclusa con successo la 1° edizione di “VivAltilia – Tra storia, Cultura e Tradizioni”

Conclusa con successo la 1° edizione di “VivAltilia – Tra storia, Cultura e Tradizioni”

K metro 0 – Cosenza Si è conclusa ad Altilia, in provincia di Cosenza, accompagnata dalle note del concerto dei Sabatum Quarted, gruppo che suona musica popolare calabrese in tutto il mondo, la prima edizione di “VivAltilia”, tre giorni tra storia, cultura, tradizioni. La prima giornata, quella di venerdì 23 agosto, si è aperta con  dibattiti

K metro 0 – Cosenza Si è conclusa ad Altilia, in provincia di Cosenza, accompagnata dalle note del concerto dei Sabatum Quarted, gruppo che suona musica popolare calabrese in tutto il mondo, la prima edizione di “VivAltilia”, tre giorni tra storia, cultura, tradizioni.

La prima giornata, quella di venerdì 23 agosto, si è aperta con  dibattiti e incontri con storici ed esperti come Gianluigi Ferrari e Gabriele Ferrari, per parlare e raccontare  della storia della lavorazione della pietra e dell’arte degli scalpellini di Altilia, che hanno realizzato opere mirabili in tutta la Calabria e non solo, tramandando la tradizione e l’arte di padre in figlio e che adesso si diffonde attraverso le iniziative dei giovani maestri scalpellini rimasti nel territorio di Altilia. Di grande successo la dimostrazione dei maestri, che hanno coinvolto i bambini presenti realizzando un manufatto, diventato simbolo della manifestazione.

La seconda giornata si è aperta all’insegna di incontri mostre e dibattiti, a cura degli esperti storici Gianfranco Ferrari e Paolo Fiorillo, sul tema dei moti carbonari, nati ad Altilia per opera di Vincenzo Federici, detto Capobianco. Un uomo che fin dalla prima giovinezza si ribellò alle vessazioni, angherie e soprusi degli stranieri e propugnò principi di libertà. Influenzato dalle istanze dei novatori cosentini, i quali, nel 1799, sull’esempio di quella partenopea, avevano proclamato anche a Cosenza la Repubblica, il Federici, nel suo paese, dove, al pari di tutti i Comuni silani i contrasti tra i contadini e la borghesia terriera accendevano aspri conflitti, fu un convinto assertore dell’esperienza repubblicana, trasformatasi ben presto in una questione più sociale che politica. Difese con   coraggio la dignità della persona, ideali e principi ancora attuali per cui vale la pena di dare la propria vita pur di affermarli.

Significativa la drammatizzazione realizzata da alcuni giovani del paese, che hanno messo in scena le fasi della cattura e della morte del combattente: nell’opera emerge la figura di Angelica, moglie di Federici, che accetta nella sofferenza l’epilogo del marito, ma con coraggio è pronta a guidare i carbonari contro gli stranieri.  Per evidenziare l’importanza storica di Angelica, il Sindaco di Altilia, Pasquale De Rose, che aveva iniziato le tre giornate con una deposizione di fiori ai caduti del paese nelle guerre e alla casa del Federici, ha intitolato una piazza di Altilia, adiacente la casa di Federici, proprio ad Angelica, a testimonianza del ruolo che la donna ha svolto nei moti carbonari, dopo la morte del marito. Il tutto accompagnato dalla banda musicale di Dipignano.  Momento particolarmente emozionante è stato l’esibizione dell’inno di Mameli al monumento dei caduti, in cui il primo cittadino ha nominato uno per uno i militari uccisi nelle due guerre mondiali.

Domenica 25 agosto, ultima giornata, incontri con i piccoli operatori economici riuniti in una mostra, dove hanno esposto le loro produzioni: tanta creatività ed arte che ha bisogno di sostegni legislativi e meno burocrazia da parte delle istituzioni. Nel pomeriggio il Convegno conclusivo con le Istituzioni regionali, presenti: l’Assessore regionale al Lavoro Angela Robbe, il Consigliere regionale delegato all’Agricoltura Mauro D’acri, il Sindaco Pasquale De Rose, il Dirigente del Gruppo Perrone, Ing. Crispino e poi gli esperti Paolo Fiorillo e Sergio Principe.

Dal dibattito è emersa la possibilità di un rilancio dei piccoli borghi, a partire dalla valorizzazione delle risorse, delle opportunità, e dei beni comuni presenti. Occorre un lavoro certosino per coinvolgere le migliori energie, serve programmare assieme e concertare tra i vari attori presenti, serve superare le logiche campanilistiche e promuovere la rete come modello di realizzazione degli interventi. Le risorse pubbliche ci sono, ma per usufruirne, bisogna lavorare assieme. Nelle tre giornate tanti i momenti musicali, degustazioni gastronomiche e momenti ricreativi animati dalla presidente della Pro loco Rosy Ferraro e dai giovani del paese, veri protagonisti della manifestazione.

I presupposti ci sono tutti per darci appuntamento alla seconda edizione di “VivAltilia”.

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Patrizia Grandi
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