K metro 0 – Varsavia. Un fulmine ha ucciso almeno 4 persone (tra cui 2 bambini) e ferito un numero imprecisato di altre (secondo AP e varie agenzie locali, circa 100) sul lato polacco dei Monti Tatra; mentre un’altra è morta sul lato slovacco (vicino alla Cima di Bamikow), secondo i rapporti dei servizi di soccorso di
K metro 0 – Varsavia. Un fulmine ha ucciso almeno 4 persone (tra cui 2 bambini) e ferito un numero imprecisato di altre (secondo AP e varie agenzie locali, circa 100) sul lato polacco dei Monti Tatra; mentre un’altra è morta sul lato slovacco (vicino alla Cima di Bamikow), secondo i rapporti dei servizi di soccorso di entrambi i Paesi. Tre feriti si trovano in terapia intensiva, ha dichiarato Jan Krzysztof, capo del Soccorso alpino polacco.
I monti Tatra, che sorgono in Europa orientale all’interno della catena dei Carpazi, rappresentano un confine naturale tra la Slovacchia e la Polonia. In entrambi i Paesi, sono ricoperti da parchi naturali protetti e accolgono molti visitatori e escursionisti, che praticano sport invernali ed estivi (tra loro, a suo tempo, anche Karol Wojtyla, che da giovane sacerdote e sportivo, si recava spesso sul versante polacco di questi monti). I Tatra danno rifugio ad animali selvatici come camosci, marmotte, linci e orsi. E’ la Slovacchia ad ospitare la cima più alta non solo di questo gruppo montuoso, ma di tutti i Carpazi: il Gerlach, che raggiunge i 2655 m.
Testimoni hanno riferito che il temporale è arrivato all’improvviso in un giorno iniziato con tempo sereno. I fulmini hanno colpito la cima polacca del Monte Giewont, destinazione di trekking alta 1.894 metri (6.214 piedi), dove si è registrato il maggior numero di vittime. Secondo un funzionario del Parco Nazionale dei Tatra, citato dall’agenzia di stampa polacca PAP, il fulmine ha raggiunto una catena metallica che i turisti usano come corrimano per scalare più facilmente la cima; e, secondo gli altri media polacchi, compreso il canale privato TVN24, anche una grande croce di metallo in cima al Monte Giewont, vicino alla località montana di Zakopane, nel momento in cui c’era un folto gruppo di turisti.
La maggior parte dei feriti, trasportati da diversi elicotteri, è stata ricoverata nell’ospedale di Zakopane, altri, a Cracovia e Nowy Targ. Piotr Cwik governatore della provincia di Cracovia, ha detto ai giornalisti che il bilancio delle vittime potrebbe certamente aumentare. Il Premier polacco Mateusz Morawiecki, accorso a Zakopane, ha espresso la sua solidarietà ai feriti e ai loro parenti, riferendo poi che alcuni tra gli oltre 100 ricoverati erano in condizioni molto gravi, con forti ustioni o ferite alla testa: in quanto caduti a causa dei fulmini, o colpiti dalla caduta di pietre.
Si è trattato della peggiore sciagura nei monti Tatra sin dall’agosto del 1937, quando, in un incidente simile, restarono uccise quattro persone, sempre a Giewont. Un video apparso sull’emittente polacca TVN24 mostra i soccorritori che corrono verso un elicottero per raggiungere la vetta, in tempo piovoso e nebbioso, poi un altro elicottero che atterra all’ospedale di Zakopane con feriti. I soccorritori, intanto, sia dalla parte polacca che da quella slovacca, continuano a controllare le montagne, per individuare chiunque altro abbia bisogno di aiuto.
La notizia di questa disgrazia arriva mentre ancora non sono terminate le operazioni di ricerca dei due speleologi polacchi che sono scomparsi in una grotta, sempre nei Tatra, sabato 17 agosto, dopo essere rimasti intrappolati da un innalzamento di acqua. I soccorritori nella ricerca hanno usato piccole quantità di esplosivo, per allargare i passaggi nelle parti inesplorate della grotta di Wielka Sniezna, la più profonda e lunga della Polonia, coi suoi 24 km di cunicoli e con punte di profondità che raggiungono gli oltre 800 metri. Proprio giovedì 22 agosto è stato ritrovato il corpo di uno dei due speleologi, ha precisato un funzionario del Servizio di soccorso polacco.