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Trump annulla il viaggio in Groenlandia dopo il no del governo danese alla vendita dell’isola

Trump annulla il viaggio in Groenlandia dopo il no del governo danese alla vendita dell’isola

K metro 0 – Copenaghen La Groenlandia sembra essere diventata il nuovo oggetto del desiderio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Dopo le prime indiscrezioni, domenica scorsa Trump aveva dichiarato di “essere interessato all’acquisto dell’isola per motivi strategici, sebbene l’operazione non rappresenti una priorità per il governo”. In realtà, già nel 1946 gli Stati Uniti avevano dimostrato

K metro 0 – Copenaghen La Groenlandia sembra essere diventata il nuovo oggetto del desiderio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Dopo le prime indiscrezioni, domenica scorsa Trump aveva dichiarato di “essere interessato all’acquisto dell’isola per motivi strategici, sebbene l’operazione non rappresenti una priorità per il governo”. In realtà, già nel 1946 gli Stati Uniti avevano dimostrato il loro interesse, offrendo alla Danimarca 100 milioni di dollari per acquistare la Groenlandia e, per dare slancio alla trattativa, proponendo addirittura uno scambio: avrebbero ceduto alcuni territori situati in Alaska in cambio di alcune parti, ritenute strategicamente rilevanti, dell’isola artica.

Posizione geografica e strategica della Groenlandia.

La Groenlandia è stata oggetto di studio da parte degli scienziati, soprattutto in virtù delle variazioni subite dalla calotta glaciale, che la ricopre per 1,7 milioni di chilometri quadrati. Durante questa estate, a causa dei vasti incendi che hanno interessato l’area, la fuliggine generata dai roghi si è posata sui ghiacci, ricoprendoli di polvere scura e rendendoli perciò fotoassorbenti, Questo ha generato un aumento della temperatura, portando allo scioglimento di una percentuale rilevante dei ghiacci, che ha causato di conseguenza l’innalzamento del livello del mare. Questi scioglimenti, per ora circoscritti alle zone costiere, potrebbero portare alla luce risorse di petrolio e minerali, il cui sfruttamento darebbe un’accelerazione all’economia dell’isola.

Le condizioni climatiche della Groenlandia non sono però delle migliori, soprattutto durante l’inverno, con quasi 24 ore di buio, i mari ghiacciati, e le temperature che scendono fino a meno 30 gradi nelle regioni più a nord.

Nonostante ciò, l’interesse verso la Groenlandia rimane alto, grazie anche alla sua posizione strategica tra l’oceano Atlantico e l’Artico, Cina, Russia, Canada, Stati Uniti e altri Paesi stanno cercando di rivendicare eventuali diritti per lo sfruttamento delle sue risorse.

La risposta del governo danese.

Il presidente Trump aveva programmato una visita ufficiale per il 2 e 3 settembre, annullata improvvisamente a causa dell’arenarsi delle trattative di compravendita. “La Danimarca è un paese molto speciale con persone incredibili, ma sulla base dei commenti del Primo Ministro Mette Frederiksen, secondo cui non avrebbe alcun interesse a discutere l’acquisto della Groenlandia, rimanderò il nostro incontro in programma tra due settimane per un’altra volta” , ha dichiarato Trump . Come prevedibile, la risposta del governo danese non si è fatta aspettare. Il Primo Ministro ha dichiarato di essere ” delusa e sorpresa” dalla decisione del presidente degli Stati Uniti, che ha rimandato la visita nonostante avesse ricevuto un invito ufficiale dalla famiglia reale danese. La Frederiksen ha poi aggiunto, durante una conferenza stampa a Copenaghen: “È stata avanzata una discussione su una potenziale vendita della Groenlandia, respinta dal premier della Groenlandia Kim Kielsen, e sono pienamente d’accordo con questo rifiuto”.

Martin Lidegaard, ex ministro degli esteri danese, ha dichiarato all’emittente TV2 che si stava assistendo ad “una farsa diplomatica” e ha definito “grottesco” il comportamento di Trump.

“La cancellazione di Trump è stata “profondamente offensiva per la popolazione della Groenlandia e della Danimarca”, ha twittato l’ex primo ministro Helle Thorning-Schmidt.

Da parte sua, l’ambasciatrice degli Stati Uniti in Danimarca, Carla Sands, sembrava non essere stata informata circa la decisione di Trump.

Gli accordi tra Danimarca e Stati Uniti.

Vista la posizione della Groenlandia, tra Danimarca e Stati Uniti venne stipulato un accordo in base al quale, dal 1951 è stato possibile di costruire basi e stazioni radar statunitensi sull’isola.

Inoltre, la US Air Force possiede una base nella Groenlandia settentrionale, la Thule Air Force Base,

Costruita nel 1952, la base venne progettata come punto di rifornimento per le missioni di bombardamento a lungo raggio. Successivamente, dal 1961 è diventata un sito di allerta precoce e di sorveglianza spaziale per missili balistici, dimostrando così l’importanza strategica della regione.

I tweet di Trump e gli svolgimenti futuri.

Come d’abitudine, Trump ha espresso le sue idee circa la visita in Groenlandia e l’intenzione di acquisto affidandosi a Twtter.

Poco prima che il viaggio venisse annullato, aveva postato: “La Danimarca è pronta per POTUS” (Presidente degli Stati Uniti), unendo al tweet un’immagine della piazza del Municipio di Copenaghen, dove campeggiavano due annunci pro-Trump trasmessi su schermi giganti.

Il presidente ha poi continuato, rivolgendosi alla Fredericksen: “Il Primo Ministro è stato in grado di risparmiare molte spese e sforzi sia per gli Stati Uniti che per la Danimarca, essendo così diretto. La ringrazio per questo e non vedo l’ora di riprogrammare in futuro!”, a conferma di quanto la politica estera di Trump sia spesso anticonvenzionale.

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