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Regno Unito, preoccupazione per la scomparsa di un impiegato del consolato britannico ad Hong Kong

Regno Unito, preoccupazione per la scomparsa di un impiegato del consolato britannico ad Hong Kong

K metro 0 – London – Simon Cheng Man-kit è scomparso da Hong Kong. Cheng, un ufficiale commerciale e degli investimenti, in forze nella sezione internazionale dello sviluppo scozzese del consolato presso Hong Kong, è scomparso dal 9 agosto, dopo essere stato arrestato mentre attraversava la città di Shenzhen. Il Foreign and Commonwealth Office ha dichiarato

K metro 0 – London – Simon Cheng Man-kit è scomparso da Hong Kong. Cheng, un ufficiale commerciale e degli investimenti, in forze nella sezione internazionale dello sviluppo scozzese del consolato presso Hong Kong, è scomparso dal 9 agosto, dopo essere stato arrestato mentre attraversava la città di Shenzhen.

Il Foreign and Commonwealth Office ha dichiarato di avere avviato indagini per conoscere cosa sia accaduto all’impiegato, che aveva partecipato a un evento aziendale a Shenzhen l’8 agosto, ma non è mai tornato ad Hong Kong, nonostante avesse programmato il rientro.

Il portavoce del ministero degli Affari Esteri britannico ha inoltrato una nota all’ambasciata presso Pechino, nella quale si legge, tra l’altro: “Siamo estremamente preoccupati per le notizie secondo cui un membro del nostro team è stato arrestato mentre tornava a Hong Kong da Shenzhen. Stiamo fornendo supporto alla sua famiglia e stiamo cercando ulteriori informazioni dalle autorità della provincia del Guangdong e di Hong Kong. 

Sembra però che il portavoce del ministero degli Esteri cinese, interpellato sul caso, abbia risposto di non essere a conoscenza della vicenda.

Resta il fatto che, anche se non è chiaro se Cheng possedesse un passaporto diplomatico, il sequestro di personale appartenente ai consolati, a qualsiasi grado appartengano, è un evento insolito. Il sovrintendente Kong Wing-cheung ha dichiarato che la polizia di Hong Kong non è stata informata del caso dalle autorità della Cina; inoltre, la polizia di Hong Kong sta esaminando i fatti accaduti, ma non è in grado di rivelare maggiori dettagli a causa delle norme sulla protezione dei dati personali.

Nessuna risposta neanche dalla polizia del Guangdong e del Ministero della pubblica sicurezza, che non è stato possibile raggiungere telefonicamente, e che non hanno fornito risposte neanche tramite fax.

Tutto questo accade mentre Hong Kong è scossa dalle proteste pacifiche contro la legge sull’estradizione, che vanno avanti ormai da mesi. La città, che è stata colonia britannica per 156 anni, fino a ritornare territorio cinese nel 1997, si avvale tuttora dell’ordinamento giuridico inglese. Proprio a causa del sostegno della Gran Bretagna alle proteste, i rapporti con la Cina si sono fatti tesi, nonostante la dichiarazione di Pechino di una sorta di età d’oro nei rapporti tra i due Stati.

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