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Trump e Cuccinelli: La poesia alla base della Statua della Libertà riguarda solo l’immigrazione europea

Trump e Cuccinelli: La poesia alla base della Statua della Libertà riguarda solo l’immigrazione europea

K metro 0 – Washington – In questi ultimi giorni, il presidente Donald Trump e il suo staff hanno rilasciato una serie di sconcertanti dichiarazioni circa uno dei monumenti più famosi al mondo: la Statua della Libertà, che vanno ad inserirsi nell’ambito della politica sull’immigrazione, La Statua, di cui esiste una copia esatta di proporzioni minori che

K metro 0 – Washington – In questi ultimi giorni, il presidente Donald Trump e il suo staff hanno rilasciato una serie di sconcertanti dichiarazioni circa uno dei monumenti più famosi al mondo: la Statua della Libertà, che vanno ad inserirsi nell’ambito della politica sull’immigrazione,

La Statua, di cui esiste una copia esatta di proporzioni minori che si può ammirare sul lungomare di Nizza, nei pressi della Città Vecchia, e il cui vero nome è “La libertà che illumina il mondo”, rappresenta il faro che annuncia il raggiungimento degli Stati Uniti da parte degli emigranti di ieri e di oggi. Ai piedi del monumento si trova una targa, che riporta una poesia composta da Emma Lazarus nel 1893, tra i cui versi si legge: “… dammi il tuo stanco, il tuo povero, le tue masse rannicchiate che desiderano respirare liberamente, i miserabili rifiuti della tua costa brulicante”, a significare lo spirito di accoglienza verso tutti coloro che scelgono gli USA come luogo in cui costruire o ricostruire la propria esistenza.

Sembra, invece, che sull’interpretazione della poesia possa esserci un equivoco. A detta di un alto funzionario dell’amministrazione Trump, Ken Cuccinelli, direttore ad interim della US Citizenship and Immigration Services, pare che i versi si riferiscano si agli immigrati, ma nello specifico a “persone provenienti dall’Europa “, e che gli Stati Uniti siano certamente aperti all’immigrazione, ma esclusivamente di ” chi può stare in piedi da solo“, ossia di coloro che non abbiano particolari necessità che riguardino l’assistenza pubblica. Queste affermazioni non fanno che rafforzare le decisioni di Trump, che vorrebbe negare le green cards ai migranti che chiedono, contemporaneamente al permesso di soggiorno, buoni alimentari, assistenza medica, aiuti per l’alloggio e altre forme di sussistenza pubblica.

Le politiche restrittive sull’immigrazione erano state uno dei cavalli di battaglia di Trump, grazie anche alle quali aveva ottenuto la presidenza, nel 2016. Ora, il presidente sta inasprendo ancora di più le restrizioni, con particolare riferimento all’immigrazione africana e ispanica. Le dichiarazioni di Trump furono gravissime, soprattutto quelle riferite ai flussi provenienti dal Messico, che vennero definiti in campagna elettorale come composti da “stupratori e criminali”.

Non credo sia giusto che il contribuente americano paghi per far venire le persone negli Stati Uniti”: così ha dichiarato Trump ai giornalisti presenti all’imbarco del presidente per la Pennsylvania. Le associazioni a difesa dei diritti degli immigrati hanno replicato immediatamente sia a Trump che a Cuccinelli, preoccupati del fatto che il taglio degli aiuti possa scoraggiarli, e chiedendosi se ai funzionari pubblici impiegati nell’immigrazione non venga dato troppo potere decisionale.

I nostri valori sono incisi nella pietra sulla Statua della Libertà. Non saranno sostituiti. E combatterò per quei valori e per le nostre comunità di immigrati.” Questo il tweet della senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren, in risposta alle esternazioni di Cuccinelli. A farle eco, sempre attraverso Twitter, l’ex rappresentante del Texas Beto O’Rourke , candidato democratico alle presidenziali:“ Questa amministrazione ha finalmente ammesso ciò che abbiamo sempre saputo: pensano che la Statua della Libertà si applichi solo ai bianchi ”.

Riguardo al tema dell’immigrazione, anche Papa Francesco ha più volte esortato all’accoglienza verso i migranti. Lo scorso 28 luglio, durante l’Angelus a piazza San Pietro, per ricordare l’ennesimo naufragio nel Mediterraneo costato la vita a 150 persone, avvenuto a poca distanza dalla costa libica, aveva dichiarato: “La comunità internazionale agisca con prontezza e decisione, per evitare il ripetersi di simili tragedie e garantire la sicurezza e la dignità di tutti”, rivolgendosi a tutti i Capi di Stato mondiali, considerata la portata globale del fenomeno migratorio.

 

di Stefania Catallo

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