K metro 0 – Parigi – L’incendio della simbolica cattedrale parigina ha portato con sé una serie di conseguenze negative che vanno dal devastamento di un’opera, culturalmente e artisticamente, di primo piano, agli inevasi interrogativi sulla tenuta della sicurezza pubblica. Infatti, su tale ultimo aspetto, seppur sembrerebbe scongiurata l’ipotesi di una causa dolosa, resta aperta
K metro 0 – Parigi – L’incendio della simbolica cattedrale parigina ha portato con sé una serie di conseguenze negative che vanno dal devastamento di un’opera, culturalmente e artisticamente, di primo piano, agli inevasi interrogativi sulla tenuta della sicurezza pubblica. Infatti, su tale ultimo aspetto, seppur sembrerebbe scongiurata l’ipotesi di una causa dolosa, resta aperta la questione su come sia possibile accettare che un luogo così frequentato possa essere oggetto di “distrazioni” tali da procurare giustificati allarmi alla popolazione.
Popolazione messa a rischio anche dalle potenziali conseguenze che l’incendio ha sulla salute degli abitanti. Invero, il rogo dello scorso 15 aprile ha rilasciato nell’aria elevate quantità di piombo, principalmente provenienti dalle fiamme che hanno interessato il tetto di metallo; circostanza, questa, che ha portato le autorità francesi ad avviare gli interventi di rimozione di tali residui dai luoghi più a rischio, partendo appunto dalle scuole presenti nell’intorno di Notre-dame e, in particolare, dall’Île Saint-Louis e dall’Île de la Cité.
Le precauzioni in parola, si sono rese necessarie anche in ragione delle raccomandazioni rese dall’agenzia sanitaria regionale di Parigi, la quale ha da tempo consigliato esami del sangue ai bambini al di sotto dei 7 anni d’età e alle donne incinte, residenti nelle zone più prossime alla Cattedrale. Nell’ambito di detti monitoraggi, l’agenzia ha segnalato che un ragazzo necessiterebbe di ulteriori controlli medici, poiché risultato a rischio di avvelenamento da piombo, mentre 16 bambini, su 162 esaminati (10% ca.), riportano livelli d’intossicazione di poco al di sotto della soglia di rischio e saranno, dunque, tenuti sotto osservazione.
Al fine di contenere il propagamento dei rischi, dovrebbero ricominciare, da settimana prossima e con un maggior impiego di risorse, i lavori di rimozione del piombo dall’interno della cattedrale, interrottisi dopo che le autorità erano state messe sotto pressione dagli ispettori del lavoro, preoccupati per i rischi della salute dei lavoratori impiegati.
Infine, si ricorda che i livelli di piombo nell’aria rimangono molto alti in più aree interne alla Cattedrale, nella sua piazza e in alcune vie adiacenti, ma che tali zone a rischio sono rimaste chiuse al pubblico sin dalla data dell’incendio. Nelle altre strade limitrofe non sono stati invece registrati livelli di contaminazione pericolosi e, pertanto, risultano pienamente accessibili a residenti e turisti, con esercizi pubblici aperti.