K metro 0 – Belgrado – L’ex Premier thailandese Yingluck Shinawatra, condannata in patria a 5 anni di reclusione per corruzione (l’accusa precisa era la gestione di un traffico illegale di riso, costato moltissimo alla Thailandia), fuggita dal suo Paese, è divenuta cittadina serba. Lo scrive il settimanale di Belgrado “Nedeljnik”, riprendendo i comunicati dell’8 agosto dell’agenzia
K metro 0 – Belgrado – L’ex Premier thailandese Yingluck Shinawatra, condannata in patria a 5 anni di reclusione per corruzione (l’accusa precisa era la gestione di un traffico illegale di riso, costato moltissimo alla Thailandia), fuggita dal suo Paese, è divenuta cittadina serba. Lo scrive il settimanale di Belgrado “Nedeljnik”, riprendendo i comunicati dell’8 agosto dell’agenzia stampa ufficiale serba “Tanjug”: e precisando che la cittadinanza le è stata concessa in una sessione del governo di Belgrado del 27 giugno, seguita dalla pubblicazione di un apposito decreto sulla Gazzetta Ufficiale.
La decisione del governo afferma che Yingluck Shinawatra è diventata cittadina serba in base alla legge, e che concederle la cittadinanza “sarebbe di interesse per la Repubblica di Serbia”. Nessuna dichiarazione è stata rilasciata sinora, al riguardo, dai funzionari governativi serbi.
I sostenitori della Shinawatra parlano esclusivamente di persecuzione per motivi politici, nel travagliato Paese asiatico (che, da quando divenne monarchia costituzionale nel 1932, ha conosciuto una ventina di colpi di Stato, promossi soprattutto dalle forze armate insieme a nobiltà ed alta borghesia), Yingluck Shinawatra è stata la prima donna a guidare il governo, dal 2011 (col successo elettorale del suo partito di opposizione popolare Pheu Thai) al 2014, quando le fu tolto l’incarico dalla Corte costituzionale, sulla base di accuse di usare il potere a tutela di interessi personali.
Suo fratello, Thaksin Shinawatra, era stato anche lui Primo Ministro della Thailandia, dopo aver vinto le elezioni del 2001, col suo partito di sinistra popolare, sino al 2006, quando l’ennesimo golpe l’aveva costretto a rifugiarsi all’estero, per accuse di corruzione e conflitto di interessi. In contumacia, Thaksin Shinawatra è stato condannato a due anni di carcere per abuso d’ufficio: dal 2009 è in possesso della cittadinanza del Montenegro.
La vicenda – che ricorda, in parte, quella degli ex.Premier pakistani Alì e Benazir Bhutto, padre e figlia, ambedue promotori, tra gli anni ’70 e i primi del 2000, di riforme a carattere fortemente popolare, e ambedue accusati di corruzione e interesse privato in atti d’ufficio – ha avuto una svolta improvvisa recentemente, quando la donna ex Primo ministro thailandese ha saltato l’udienza legale dove doveva presentarsi e si sarebbe recata a Londra passando da Dubai; dove il fratello miliardario Thaksin, anche lui ex-Premier, risiede in un volontario esilio, dopo essere fuggito dalla Thailandia.
Nonostante vivano in esilio, i due mantengono un significativo supporto nelle zone rurali e più povere della Thailandia.
di Fabrizio Federici