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Bologna. Ancora morti sul lavoro. Due operai falciati da un Tir sulla A14

Bologna. Ancora morti sul lavoro. Due operai falciati da un Tir sulla A14

K metro 0/Jobsnews – Emilia-Romagna – Sono morti sui colpi Antonio Petruzzelli, 38 anni, di Priverno in provincia di Latina e Salvatore Vani, 45 anni, nato in Canada ma di origini italiane. I due operai ieri sera intorno alle 22.40 stavano lavorando al chilometro 9 della A14, nei pressi dello svincolo per l’aeroporto di Bologna. Un

K metro 0/Jobsnews – Emilia-Romagna – Sono morti sui colpi Antonio Petruzzelli, 38 anni, di Priverno in provincia di Latina e Salvatore Vani, 45 anni, nato in Canada ma di origini italiane. I due operai ieri sera intorno alle 22.40 stavano lavorando al chilometro 9 della A14, nei pressi dello svincolo per l’aeroporto di Bologna. Un camion, guidato da un 62enne di origine albanese da tempo residente a Bologna, li avrebbe travolti in pieno, uccidendoli. I due operai stavano lavorando per una impresa esterna e stavano posizionando la segnaletica per segnalare il cantiere quando sono stati investiti dal mezzo pesante. Quando i soccorritori del 118 sono arrivati sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare la morte di entrambe le vittime.

“La loro attività – fa sapere Autostrade – in corso era correttamente presegnalata sia sui pannelli a messaggio variabile sia da un terzo addetto munito di bandierina di segnalazione. Lievi rallentamenti temporanei si sono registrati verso l’allacciamento con l’A1 per la riduzione a una corsia nel tempo necessario per le immediate operazioni di intervento e soccorso”. Il camionista, invece, è stato sottoposto ai test necessari per capire se avesse assunto alcool o droghe. Adesso è indagato per omicidio colposo.

“Non si può morire di lavoro. Esprimo le più sentite condoglianze e la più forte vicinanza alle famiglie dei due operai rimasti vittime dell’incidente sul lavoro a Borgo Panigale” scrive in una nota la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Simonetta Saliera. “Purtroppo – conclude – dobbiamo registrare un sempre maggior numero di caduti sul lavoro, piaga della nostra società che va contrastata con forza e determinazione”. Il segretario generale Filca-Cisl, Franco Turri si chiede se non “sarebbe il caso di valutare la chiusura di tutti i cantieri stradali nei periodi di grande traffico, con il doppio vantaggio di evitare le code ma soprattutto di garantire l’incolumità dei lavoratori impegnati”. Le due vittime di Borgo Panigale, chiosa Turri, “allungano il triste elenco di lavoratori travolti e uccisi mentre erano impegnati in cantieri stradali: tra gli incidenti più recenti, quelli di febbraio a Villareggia, in Piemonte, con due vittime; quello sull’autostrada A10 Genova-Savona, nel quale sono morti altri due lavoratori e gli incidenti mortali sull’A21, nell’astigiano, e sull’A15, nei pressi di Parma”.

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