K metro 0 – Roma – L’estate è arrivata e con essa anche il caldo e le elevate temperature. Il frutto per eccellenza di questo periodo viene celebrato al centro commerciale di Aura a Roma, con una mostra ad hoc a cura dello scultore Claudio Mazza che oltre ad essere il Presidente della Pro loco della città di Pomezia è anche un artista, che utilizza le angurie come insolito materiale per le sue sculture fantasiose.

Quindi, se volete una soluzione rinfrescante e dissetante e particolarmente divertente c’è, priva di qualsiasi controindicazione e che vi permette di vincere questo tipo di sensazioni tipiche dei mesi estivi in un modo semplicissimo, dovete passare allo stand della Pro loco di Pomezia. Claudio Mazza si diletta con il suo estro e ci dice: “Io sono un auto didatta. Tutti abbiamo un potenziale creativo, bisogna insegnare ai giovani a lavorare con le mani” e aggiunge – “nel nostro Paese, il lavoro artigianale sta scomparendo”. Da sculture geometriche a intricate composizioni floreali e facce impressionanti, questo artista ha scolpito questo frutto estivo davanti a noi in pochi minuti creando pezzi da museo commestibili, che quasi ti dispiace mangiare.

L’anguria rinforza il sistema immunitario, ha proprietà antinfiammatorie, depura l’organismo, migliora l’aspetto della pelle e dei capelli, aiuta la circolazione e la solidità delle ossa.

Questo frutto, inoltre, contiene vitamine A e C, potassio, fosforo e magnesio. La presenza di vitamina C e potassio in particolare avrebbe un’azione depurativa e detossificante che rende l’anguria un frutto ideale per contrastare in maniera naturale la ritenzione dei liquidi, il gonfiore alle gambe e l’ipertensione.

Per secoli, in Oriente intagliare la frutta è stata un’arte rispettata, utilizzata esclusivamente per decorare tavoli reali. Ora, questa abilità non comune è stata acquisita da altri artisti che vedono le angurie più di semplici prelibatezze.

Pomezia è un comune italiano di 63.666 abitanti della provincia di Roma. È la settima città del Lazio e la ventesima dell’Italia centrale per numero di abitanti.

Claudio, promuovendo la sua città e sperando in una ripresa di una vecchia e sana coscienza di comunità, ci racconta la storia del suo incontro fatale con un tronco, avvenuto casualmente passeggiando con la moglie lungo il mare di Torvaianica: “il tronco giaceva da oltre 2 anni, il messaggio è stato immediato, dovevo portarlo via con me. Non avendo le possibilità materiali mi sono attivato nel chiedere aiuto ai miei concittadini, è nato un gruppo di amici, divenuto una vera e propria associazione. È stata la mia prima opera in legno, sono un pasticcere decoratore, ho scolpito migliaia di cocomeri e zucche, ora voglio dedicarmi a materiali inalterabili”.

di Lucia Inguaggiato