fbpx

Creare una rete di città mediterranee sostenibili. Un progetto tutto italiano

Creare una rete di città mediterranee sostenibili. Un progetto tutto italiano

K metro 0 – Roma – La Rete Italiana per il Dialogo Euro-Mediterraneo RIDE-APS, Capofila della Fondazione Anna Lindh in Italia, lancerà due iniziative a Roma (rispettivamente il 15 ottobre ed il 4 dicembre prossimi) per valorizzare le proposte italiane selezionate nel contesto del Mediterraneo Occidentale (5+5) nel più ampio alveo della cooperazione multilaterale operativa

K metro 0 – Roma – La Rete Italiana per il Dialogo Euro-Mediterraneo RIDE-APS, Capofila della Fondazione Anna Lindh in Italia, lancerà due iniziative a Roma (rispettivamente il 15 ottobre ed il 4 dicembre prossimi) per valorizzare le proposte italiane selezionate nel contesto del Mediterraneo Occidentale (5+5) nel più ampio alveo della cooperazione multilaterale operativa ed inter-istituzionale euro-mediterranea, tra cui quelle dei 10 giovani italiani in materia di economia circolare, cui è dedicato questo primo articolo.

Il 24 giugno scorso il presidente Macron ha ufficialmente aperto la fase 2 del Sommet des Deux Rives dando appuntamento a gennaio 2020 ad un Comitè de Suivi, per valutare lo stato di avanzamento dell’iniziativa volta a rivitalizzare il dialogo e la collaborazione tra in paesi 5+5 del Mediterraneo Occidentale attraverso il coinvolgimento diretto della società civile. Nell’immaginario di Macron si tratta di una cooperazione non più favorita dalla sola azione del mondo diplomatico, ma in parte delegata alla concreta azione della società civile dei 10 paesi coinvolti, attraverso la definizione di progetti concreti a carattere sovranazionale da parte di 100 esperti (10 per paese) su 5 tematiche considerate prioritarie (energia; economia circolare e sostenibilità ambientale; mobilità ed educazione dei giovani; economia e competitività; cultura, media e turismo nel Mediterraneo).

Il format dell’iniziativa ha previsto 5 diversi forum tematici, che si sono svolti tra aprile e maggio ad Algeri, La Valletta, Rabat, Montpellier e Palermo, durante i quali le 100 personalità selezionate hanno dato forma concreta alle loro idee, hanno discusso, si sono confrontati, contaminati e sono arrivati all’Assemblea di Tunisi dell’11 giugno con una dote di più di 250 progetti. Il meeting di Tunisi è stato il luogo dell’aggregazione non solo simbolica delle 100 personalità della società civile convolte nell’iniziativa, ma delle stesse idee proposte durante i forum al fine di creare progetti con un respiro ampio, un carattere sovranazionale e delle partnership che prevedessero attori provenienti da entrambe le sponde del Mediterraneo Occidentale. La delegazione italiana (guidata dalla capofila Giulia Maci e composta da Cristian Chiavetta, Giada Fenocchio, Stefano Gallo, Martina Genovese, Costantino Parma, Sara Russo, Marco Leonardo Tumbiolo, Paolo Vassallo, Claudia Zoani) si è presentata a Tunisi con un progetto di grande visione, dal titolo “Circular Economy for Food: partnership for sustainable cities on the western mediterranean“. La proposta è focalizzata sulla riattivazione e riabilitazione urbana di città costiere attraverso la creazione di sistemi alimentari integrati e politiche alimentari sostenibili ed include interventi che vanno dalla valorizzazione dei sottoprodotti della pesca alla creazione di un Community-Lab per il supporto di piccoli produttori e associazioni locali; dalla creazione di un marchio alimentare a Km 0, alla realizzazione di interventi di agricoltura urbana; dal supporto di un turismo diffuso e gastronomico alla riattivazione e valorizzazione di mercati locali del pesce. Tale proposta ha un carattere circolare (produzione, distribuzione, consumazione, riciclo), modulare ed integrato e prevede iniziative pilota, in un’ottica di scalabilità e replicabilità sulle due rive del Mediterraneo. L’obbiettivo finale è quello di creare una rete di città mediterranee sostenibili che possano sperimentare, sviluppare e scambiare esperienze, ricerche e strumenti per migliorare la sostenibilità dei sistemi alimentari locali e dello sviluppo urbano. Il progetto italiano, che è molto piaciuto a Macron, ha integrato un’iniziativa francese, una algerina e una maltese ed è arrivato all’Assemblea dei 100 di Tunisi forte del riconoscimento di Umbrella Project da parte dell’organizzazione, cosa che gli ha permesso di essere uno dei 14 progetti approdati all’evento finale dell’iniziativa del Summit delle 2 Rive e uno dei 2-3 progetti principali candidati ad un rapido finanziamento.

 

di Enrico Molinaro

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: