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Stretto di Hormuz: La Germania non prenderà parte alla missione navale USA

Stretto di Hormuz: La Germania non prenderà parte alla missione navale USA

K metro 0 – Dubai – La Germania ha deciso di non accettare la richiesta degli Stati Uniti di prendere parte in una missione navale con lo scopo di mettere in sicurezza lo Stretto di Hormuz. La risposta è arrivata nel pomeriggio di ieri, mentre Washington sta mantenendo contatti con i partner europei proprio a

K metro 0 – Dubai – La Germania ha deciso di non accettare la richiesta degli Stati Uniti di prendere parte in una missione navale con lo scopo di mettere in sicurezza lo Stretto di Hormuz. La risposta è arrivata nel pomeriggio di ieri, mentre Washington sta mantenendo contatti con i partner europei proprio a questo proposito.

Nel pomeriggio di ieri, il ministero della Difesa tedesco, Annegret Kramp-Karrenbauer, aveva sottolineato come la Germania e gli altri partner avessero “una visione diversa da quella americana” e che questo fattore sarebbe stato fondamentale nel processo decisionale. Germania, Gran Bretagna e Francia vogliono preservare l’accordo sul nucleare del 2015, per smussare le ambizioni nucleari dell’Iran, nonostante le pesanti sanzioni economiche imposte dagli USA a Teheran. Proprio Kramp-Karrenbauer ha voluto ricordare che la risoluzione della questione è in cima alla lista di obiettivi e ha aggiunto che la richiesta di Washington è stata valutata proprio in quest’ottica. Gli Stati Uniti hanno chiesto l’aiuto degli alleati NATO per proteggere la rotta commerciale dalle crescenti tensioni con l’Iran, che di recente ha sequestrato una petroliera britannica. La risposta definitiva è stata data poco dopo dal ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, che ha escluso categoricamente la partecipazione di Berlino alla missione navale, la priorità rimarrà la normalizzazione dei rapporti che dovrà essere ottenuta attraverso sforzi diplomatici. Queste le sue parole in merito alla questione, rilasciate agli organi di stampa a Varsavia: “Il governo tedesco non parteciperà alla missione navale proposta e progettata dagli USA”,

Nel frattempo, anche il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, è intervenuto sul tema, sottolineando come non sia ancora pervenuta ancora nessuna richiesta ufficiale per iniziare la missione. Tra le altre cose, si è rivolto anche alla Russia in merito al trattato missilistico INF, risalente al periodo della guerra fredda, visto che tra pochi giorni non sarà più valido. Lo stesso Stoltenberg non è convinto che possa essere rinnovato l’impegno tra i due stati, la fine di uno dei pilastri della sicurezza europea è ormai imminente. A febbraio scorso, gli Stati Uniti hanno iniziato il processo di abbandono del patto che vieta lo sviluppo di missili a raggio intermedio con una gittata compresa tra i 500 ed i 5500 km (310 e 3.420 miglia), stretto con l’Unione Sovietica nel 1987. La scelta sarebbe stata dettata dalla costruzione da parte di Mosca di missili che infrangono l’accordo. Il Cremlino ha tempo fino a venerdì per distruggerli, e la NATO sta tentando un’opera di convincimento in extremis. “La fine del trattato INF è vicina ma continuiamo a invocare il dietrofront della Russia”, ha dichiarato Stoltenberg ai media. La NATO, ha concluso poi, farà ciò che è necessario per avere un deterrente e una difesa credibile.

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