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Giornata europea di commemorazione delle vittime Rom dell’olocausto

Giornata europea di commemorazione delle vittime Rom dell’olocausto

K metro 0 – Bruxelles – Nel 2015 il Parlamento europeo ha dichiarato il 2 agosto “Giornata europea di commemorazione delle vittime Rom dell’olocausto” per commemorare i 500 000 Rom, che all’epoca rappresentavano almeno un quarto della loro popolazione totale, assassinati nell’Europa occupata dai nazisti. Il 2 agosto 2019 Věra Jourová, Commissaria responsabile per la Giustizia, i

K metro 0 – Bruxelles – Nel 2015 il Parlamento europeo ha dichiarato il 2 agosto “Giornata europea di commemorazione delle vittime Rom dell’olocausto” per commemorare i 500 000 Rom, che all’epoca rappresentavano almeno un quarto della loro popolazione totale, assassinati nell’Europa occupata dai nazisti.

Il 2 agosto 2019 Věra Jourová, Commissaria responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, parteciperà alla cerimonia di commemorazione ad Auschwitz-Birkenau che segna il 75º anniversario dello sterminio degli ultimi Rom detenuti nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. La commemorazione, organizzata dal Consiglio centrale dei Sinti e dei Rom della Germania insieme all’associazione dei Rom della Polonia e in collaborazione con il museo di Stato di Auschwitz-Birkenau, riunisce oltre 1 500 Rom provenienti da tutta Europa. All’evento parteciperanno anche rappresentanti di governi, delegazioni, organizzazioni internazionali e della società civile.

Il primo Vicepresidente Frans Timmermans e la Commissaria Věra Jourová hanno dichiarato:

“Alla vigilia della giornata di commemorazione delle vittime Rom dell’olocausto rendiamo omaggio alla memoria dei 500 000 Rom che hanno perso la vita in queste circostanze. Quest’anno in particolare commemoriamo con profonda tristezza il 75º anniversario dell’assassinio degli ultimi Rom che sono stati così ingiustamente e brutalmente imprigionati nel “campo degli zingari” ad Auschwitz, persone che sono state uccise per il solo fatto di essere chi erano.

Nelle nostre società europee moderne e nel dibattito politico non c’è spazio per la disumanizzazione dei Rom o di altre minoranze. Le atrocità perpetrate in passato ci ricordano che l’uguaglianza e la non discriminazione sono valori che non possono essere dati per scontati: la loro difesa ci impone di essere sempre vigili e pronti ad opporci a coloro che li attaccano.

Sono passati 75 anni, ma non dimentichiamo. Il ricordo degli orrori del passato deve spronare noi tutti a batterci per i valori in cui crediamo, a considerare tutti i nostri concittadini per quello che sono, individui, e a chiederci come ci sentiremmo al posto loro. È questa la lezione che abbiamo imparato dai nostri genitori e nonni che hanno vissuto l’epoca più buia. Per questo continueremo a lottare insieme agli Stati membri e alle comunità locali contro ogni forma di razzismo e di discriminazione etnica, in Europa e nel mondo.

Invitiamo tutti gli Stati membri a riconoscere l’olocausto dei Rom e a celebrare il 2 agosto la Giornata di commemorazione delle vittime Rom dell’olocausto in tutta l’UE.”

Nel maggio 1944 i nazisti iniziarono a pianificare la “soluzione finale” per il “campo degli zingari” ad Auschwitz. La data prevista per la liquidazione del campo era stata fissata al 16 maggio 1944, ma quando le SS cercarono di trascinare fuori dalle baracche i prigionieri furono sopraffatte dalla ribellione di uomini, donne e bambini Rom armati solo di mazze, pietre e altri attrezzi e furono costrette a ritirarsi. Il 2 agosto 1944, a seguito di un nuovo ordine, circa 3 000 uomini, donne e bambini Rom furono sterminati nelle camere a gas di Auschwitz-Birkenau. Si stima che 19 000 dei 23 000 Rom deportati ad Auschwitz abbiano perso la vita in questo campo.

Le istituzioni europee e tutti i paesi dell’UE hanno la responsabilità comune di combattere le discriminazioni e l’antiziganismo e di migliorare l’integrazione dei Rom. Nel 2011 la Commissione europea ha invitato ad adottare strategie nazionali di integrazione dei Rom. La revisione intermedia del 2017 ha fatto il punto sui progressi compiuti dall’avvio del quadro dell’UE.

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