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Europa, entrano in vigore importanti atti legislativi proposti dalla Commissione Juncker

Europa, entrano in vigore importanti atti legislativi proposti dalla Commissione Juncker

K metro 0 – Bruxelles – Entrano oggi in vigore il regolamento che istituisce l’Autorità europea del lavoro e la direttiva relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili. Si compie così una tappa fondamentale affinché il pilastro europeo dei diritti sociali diventi realtà per i cittadini dell’UE. Grazie all’Autorità europea del lavoro i cittadini e le imprese dell’UE potranno contare

K metro 0 – Bruxelles – Entrano oggi in vigore il regolamento che istituisce l’Autorità europea del lavoro e la direttiva relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili.

Si compie così una tappa fondamentale affinché il pilastro europeo dei diritti sociali diventi realtà per i cittadini dell’UE. Grazie all’Autorità europea del lavoro i cittadini e le imprese dell’UE potranno contare sull’applicazione equa ed efficace della normativa dell’UE per la mobilità dei lavoratori e il coordinamento della sicurezza sociale. In particolare, l’Autorità europea del lavoro aiuterà gli Stati membri a fornire informazioni e servizi ai cittadini e alle imprese, faciliterà la cooperazione, contrasterà gli abusi e contribuirà allo scambio di informazioni attraverso le frontiere, oltre a svolgere un ruolo di mediazione tra gli Stati membri in caso di controversie.

L’Autorità avvierà le sue attività in ottobre a Bruxelles e prenderà sede appena possibile a Bratislava, in Slovacchia. Mediante le nuove norme su condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili la Commissione modernizza il diritto del lavoro dell’UE e lo adatta al nuovo mondo del lavoro. 200 milioni di lavoratori nell’UE trarranno vantaggio da norme minime di tutela nuove o migliorate. I lavoratori, in particolar modo quelli più vulnerabili, godranno di maggiore trasparenza perché fin dall’inizio del rapporto di lavoro riceveranno informazioni essenziali sulle condizioni di lavoro che li attendono, le quali saranno anche più prevedibili.

 Ciò migliorerà la situazione in particolare di coloro che sono attivi nelle nuove forme di lavoro, quali i contratti “a zero ore”, e dei lavoratori domestici che fino ad ora non erano tutelati dalle norme dell’UE.

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