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Portogallo, dilagano gli incendi nel centro del Paese. Origine dolosa?

Portogallo, dilagano gli incendi nel centro del Paese. Origine dolosa?

K metro 0 – Lisbona- Dal pomeriggio del 20 luglio, una serie di incendi boschivi in Portogallo sta costringendo le autorità a far evacuare interi villaggi e località turistiche. Nell’area montuosa centrale di Castelo Branco, circa 1800 vigili del fuoco stanno lavorando per spegnere i roghi, di cui solo 2 sono sotto controllo. Il bilancio,

K metro 0 – Lisbona- Dal pomeriggio del 20 luglio, una serie di incendi boschivi in Portogallo sta costringendo le autorità a far evacuare interi villaggi e località turistiche. Nell’area montuosa centrale di Castelo Branco, circa 1800 vigili del fuoco stanno lavorando per spegnere i roghi, di cui solo 2 sono sotto controllo. Il bilancio, sinora, informa la Reuters, è di 20 persone – dodici civili e otto vigili del fuoco – rimaste ferite: una è in gravi condizioni, ricoverata in ospedale a Lisbona con ustioni di primo e secondo grado. Il fronte più’ grande delle fiamme è di 25 km., nel comune di Vila de rey: qui stanno operando 600 vigili del fuoco, 245 veicoli antincendio e 13 aerei ed elicotteri.

Dopo la Spagna (dove, nelle ultime settimane,le fiamme sono divampate più’ volte, vicino Tarragona e in altre regioni), e la Grecia, anche l’altro Paese iberico è stato colpito: il Portogallo è molto soggetto agli incendi estivi avendo grandi zone boschive e una forte esposizione ai venti provenienti dall’oceano Atlantico (fattore, questo, che, insieme alle alte temperature di questi giorni, sui 35 gradi, favorisce una rapida propagazione delle fiamme).

 Come già in Spagna, però, vigili del fuoco e polizia stanno indagando per capire – circostanza riferita dal ministro dell’ Amministrazione interna, Eduardo Cabrita – se le cause dei roghi siano solo naturali o ci siano, alla radice, anche moventi legati alla speculazione edilizia. Secondo i media portoghesi, gli incendi almeno in parte sarebbero dolosi: un uomo di 55 anni – ha detto un comunicato della polizia, citato dalla Reuters – è stato fermato perché sospettato di aver appiccato il fuoco ,proprio a Castelo Branco. Citata dal quotidiano portoghese “Observador”, riferisce ancora la Reuters, una fonte della polizia, però, ha poi smentito che il fermo dell’uomo fosse legato agli incendi in corso: senza rispondere subito  a una richiesta di commento da parte della stessa agenzia stampa.

“L’incendio è fuori controllo, senza disporre di adeguate risorse contro il fuoco  sul terreno, e la popolazione è a rischio”, ha detto Vasco Estrela, sindaco della cittadina di Macao, alla stazione radio portoghese TSF. “Non abbiamo mai pensato che avremmo vissuto di nuovo questo”: il riferimento è a 2 anni fa, quando, a giugno 2017, un altro devastante incendio nella città centrale di Pedrogao, il peggior disastro nella storia moderna portoghese,  ha ucciso 64 persone e ferito oltre 250.

In tutto, sei regioni del Portogallo centrale e meridionale si trovano ora in allerta massima per il pericolo. Su Twitter, il commissario europeo per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi, Christos Stylianides, ha dichiarato di seguire attentamente la situazione, aggiungendo che l’Unione Europea è pronta a fornire aiuto. Proprio quest’anno, in previsione di possibili roghi estivi, la UE ha rafforzato l’ERCC, il Centro di Coordinamento della Risposta alle Emergenze, formando maggiori squadre di sostegno, col supporto anche di esperti specializzati; e l’EFFIS, il Sistema Europeo di Informazione sugli Incendi Forestali, che monitora costantemente la situazione fiamme nei Paesi UE raccogliendo dati di ogni genere e valutando anche i risultati di ogni singolo Paese nei suoi programmi antincendio. E’ stato potenziato anche il “Copernicus”, servizio di mappatura satellitare del territorio dell’UE, pensato soprattutto per la gestione delle emergenze ambientali.

di Fabrizio Federici

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