K metro 0 – Bruxelles – Sulla base degli insegnamenti tratti dal 2014 ad oggi e delle consultazioni approfondite condotte dall’aprile dell’anno in corso, la Commissione ha deciso oggi di adottare una serie di misure per rafforzare ulteriormente lo Stato di diritto nell’UE. Negli ultimi cinque anni la Commissione europea ha dovuto far fronte ad
K metro 0 – Bruxelles – Sulla base degli insegnamenti tratti dal 2014 ad oggi e delle consultazioni approfondite condotte dall’aprile dell’anno in corso, la Commissione ha deciso oggi di adottare una serie di misure per rafforzare ulteriormente lo Stato di diritto nell’UE. Negli ultimi cinque anni la Commissione europea ha dovuto far fronte ad una serie di problemi relativi allo Stato di diritto nell’Unione europea. Il progetto europeo si basa sul rispetto costante dello Stato di diritto. Si tratta di un presupposto indispensabile affinché i cittadini possano godere dei diritti sanciti dal diritto dell’UE e i rapporti tra gli Stati membri siano improntati alla fiducia reciproca. Da un sondaggio d’opinione Eurobarometro pubblicato oggi emerge che oltre l’80 % dei cittadini attribuisce grande importanza al rispetto dello Stato di diritto e ritiene che esso debba migliorare. Per l’89 % dei cittadini lo Stato di diritto deve essere rispettato in tutti gli altri Stati membri dell’UE.
Il primo vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: “La Corte di giustizia europea ha ribadito di recente che lo Stato di diritto è essenziale per il funzionamento dell’UE. La sua importanza è riconosciuta anche dalla stragrande maggioranza dei cittadini dell’UE. Negli ultimi cinque anni, tuttavia, lo Stato di diritto è stato oggetto di vari attacchi. La Commissione europea ha lottato con tutte le sue forze per resistere a tali attacchi con gli strumenti di cui disponiamo – e continuerà a farlo. Oggi abbiamo deciso di rafforzare ulteriormente la gamma di strumenti a nostra disposizione per promuovere, proteggere e far rispettare lo Stato di diritto”.
La Commissione presenta oggi alcune iniziative concrete raggruppate attorno a tre pilastri: la promozione di una cultura dello Stato di diritto; la prevenzione dei problemi relativi allo Stato di diritto e una risposta efficace alle violazioni dello Stato di diritto. In quanto custode dei trattati, la Commissione europea svolge un ruolo unico in tal senso. Tuttavia, tutte le istituzioni dell’Unione e gli Stati membri hanno la responsabilità di garantire il rispetto dello Stato di diritto quale valore fondamentale della nostra Unione. Oltre a ciò, una risposta efficace presuppone anche il sostegno della società civile. La Commissione invita tutti ad agire.
Per promuovere una cultura comune dello Stato di diritto in tutta Europa, la Commissione darà seguito all’idea di organizzare un evento annuale dedicato al dialogo con la società civile. Essa sfrutterà al massimo le possibilità di finanziamento per coinvolgere e responsabilizzare le parti interessate, compresa la società civile, per promuovere lo Stato di diritto e per creare una specifica strategia di comunicazione a riguardo. La Commissione rafforzerà la cooperazione con il Consiglio d’Europa e con altre organizzazioni internazionali, così come con le reti giudiziarie e i parlamenti nazionali. La Commissione invita il Parlamento europeo, il Consiglio e gli Stati membri a impegnarsi pienamente in questo processo.
Per prevenire i problemi relativi allo Stato di diritto, la Commissione ha deciso di istituire un ciclo di esame dello Stato di diritto, comprendente una relazione annuale sullo Stato di diritto con informazioni su tutti gli Stati membri dell’UE. Questo nuovo strumento contribuirà all’individuazione precoce di problemi in materia di Stato di diritto, ovunque essi si manifestino. La Commissione approfondirà l’esame della situazione relativa allo Stato di diritto e inviterà tutti gli Stati membri ad impegnarsi a scambiare informazioni e a dialogare, anche attraverso una rete di referenti nazionali. Alla relazione annuale dovrebbe far seguito un apposito follow-up con la partecipazione del Parlamento e del Consiglio. La Commissione svilupperà inoltre ulteriormente il quadro di valutazione UE della giustizia e rafforzerà il dialogo con le altre istituzioni dell’UE, gli Stati membri, i partiti politici europei e le parti interessate.
Per garantire una risposta comune efficace alle violazioni dello Stato di diritto, la Commissione continuerà a fare pieno uso dei suoi poteri di attuazione, qualora le misure di individuazione precoce e di prevenzione non dovessero essere efficaci. La Commissione adotterà un approccio strategico nei confronti dei procedimenti di infrazione, sottoponendo, ove necessario, i casi di infrazione alla Corte di giustizia dell’UE. Tenuto conto della sensibilità al fattore tempo di tali casi, la Commissione chiederà, ove necessario, l’adozione di misure provvisorie e procedure accelerate. La Commissione sosterrà inoltre in modo costruttivo gli Stati membri nei loro interventi volti ad allentare le tensioni e a risolvere i problemi relativi allo Stato di diritto, affinché il ritorno alla normalità possa essere garantito in modo sostenibile. Inoltre, la Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio a riflettere su un approccio collettivo, caratterizzato da chiare norme procedurali, da applicare alla gestione dei casi di violazione di cui all’articolo 7 del TUE.
Lo Stato di diritto: un valore comune degli europei
I risultati del sondaggio d’opinione Eurobarometro pubblicato oggi evidenziano che i cittadini attribuiscono una grande importanza al rispetto dello Stato di diritto:
più di 8 cittadini su 10 dichiarano che per loro un’efficace tutela giurisdizionale da parte di tribunali indipendenti, l’uguaglianza dinanzi alla legge e lo svolgimento di adeguate indagini e l’esercizio dell’azione penale nei casi di corruzione sono importanti;
più di 8 cittadini su 10 affermano che lo Stato di diritto deve essere rispettato in tutti gli altri Stati membri;
oltre l’80 % dei cittadini dell’UE è favorevole all’introduzione di miglioramenti riguardanti i principi fondamentali dello Stato di diritto;
la maggioranza dei cittadini (56 %) non si sente sufficientemente informata riguardo alla situazione relativa allo Stato di diritto.
Il sondaggio Eurobarometro evidenzia anche un sostegno convinto al ruolo dei media e della società civile nel richiamare le autorità pubbliche alle loro responsabilità e più di 8 cittadini su 10 ritengono importante che i media e la società civile possano operare liberamente e criticare i governi senza rischi di intimidazione.