K metro 0 – Cosenza – La Giunta Comunale, interprete della volontà della comunità, registra un sentimento unanime nel ricordare alle nuove generazioni Don Franco Vercillo, per diversi anni al servizio spirituale della parrocchia di Altilia, piccolo comune della Provincia di Cosenza, posta su un costone roccioso nei pressi della Valle del Savuto.

E’ nel suo ricordo che risaltano quei valori di solidarietà, di amicizia, di rispetto, in una società che presenta sfide difficili da affrontare ogni giorno, e si affronteranno con più forza, se saranno privilegiati impegni costanti al dialogo per UNIRE, mettendo da parte piccoli e miseri orgogli, egoismi, per scrivere nelle comunità nuove pagine nel cammino delle nostre popolazioni. Mettere al centro delle nostre azioni il Bene Comune.

Il ricordo di Don Franco vuole essere un messaggio per i giovani, per noi tutti impegnati nelle Istituzioni, classi dirigenti, per operare in direzione di concretizzare opere significative con tenacia, con coraggio e lungimiranza, per garantire servizi migliori, obiettivi che si potranno raggiungere se si riuscirà a coinvolgere, nel rispetto dei ruoli, altri soggetti, portatori di contributi costruttivi, istituzioni come la Chiesa, la Scuola, le Associazioni, i cittadini che operano nella nostra società.

Una iniziativa semplice, quella che si è svolta, ma ricca di significato, di un legame con un Servitore della parrocchia di Altilia. Don Franco, un uomo umile e generoso, collaborativo con le Istituzioni, nell’assoluto rispetto dei ruoli, nel 2007, in occasione del ritrovamento di una Grotta eremitica con l’effige di San Francesco di Paola, nell’orticello nei pressi del Palazzo Municipale, offri al Comune, un libro sulla vita di San Francesco, avuto da un Padre missionario.

Oggi quel volume, custodito nella Biblioteca Comunale, sarà d’aiuto, proprio nel momento in cui Altilia ha ottenuto un finanziamento dalla Regione per eseguire i lavori di un accesso alla Grotta, attenzionata dalla Soprintendenza e dagli altri Enti preposti e soprattutto per le iniziative finalizzate ai percorsi turistici e religiosi. Un programma concordato con le Scuole della Provincia e con la città di Paola.

“Cari amici e concittadini – ha dichiarato il primo cittadino Pasquale De Rose in occasione della cerimonia e offrendo un  affettuoso pensiero agli emigrati presenti e a quanti, per motivi di lavoro, non sono potuti tornare – le Istituzioni comunali hanno tra i loro compiti fondamentali, il dovere di garantire servizi di qualità, programmare ed intercettare risorse per concretizzare opere pubbliche, rendere più belli e accoglienti i nostri borghi, mettere in sicurezza i centri abitati, le zone rurali, gli edifici scolastici, le strade, interventi relativi al dissesto idrogeologico, creare, in sinergia con imprenditori, opportunità di lavoro, ma queste opere, pur importanti per la crescita di un territorio, risalteranno ancora di più, se al centro delle nostre azioni, ci sarà il recupero della nostra storia, delle tradizioni, se siamo capaci di onorare la memoria di coloro i quali nel passato, hanno lasciato testimonianze con esempi nobili, da tramandare alle generazioni che verranno.

E la targa che oggi abbiamo scoperto, che resterà su questo Largo, nei pressi della Chiesa di San Giovanni Battista, Patrono di Maione, porterà il nome di un umile Sacerdote, figlio di Grimaldi, che per anni, con la sua missione, ha onorato, con spirito di servizio, la nostra comunità.

Si coglie l’occasione anche per ringraziare don Cesare Rugliano per la messa solenne celebrata insieme ai sacerdoti don William e don Giampiero Belcastro, i rappresentanti istituzionali del Comune di Grimaldi e i numerosi cittadini presenti, un ringraziamento al gruppo parrocchiale di Maione che ha garantito una collaborazione determinante per l’eccellente riuscita della cerimonia”.