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Grecia, tra morsa del caldo e sfida elettorale dal vivo

Grecia, tra morsa del caldo e sfida elettorale dal vivo

K metro 0 – Atene – Il più famoso sito archeologico della Grecia, l’Acropoli di Atene, è stata chiusa ai visitatori per quattro ore, a causa dell’estrema ondata di calore che ha colpito la capitale. Le autorità che gestiscono i beni culturali hanno annunciato nella giornata di giovedì, che l’Acropoli sarebbe rimasta chiusa dalle 13

K metro 0 – Atene – Il più famoso sito archeologico della Grecia, l’Acropoli di Atene, è stata chiusa ai visitatori per quattro ore, a causa dell’estrema ondata di calore che ha colpito la capitale. Le autorità che gestiscono i beni culturali hanno annunciato nella giornata di giovedì, che l’Acropoli sarebbe rimasta chiusa dalle 13 alle 17, se le temperature avessero superato i 36 gradi. La misura sarà applicata probabilmente anche nei prossimi giorni, visto che le temperature sono destinate a non diminuire.

Nel frattempo, clima rovente anche per quanto riguarda la campagna elettorale per le elezioni anticipate del 7 luglio. Il conservatore di Nea Dimokratia, Kyriakos Mitsotakis, è favorito nei sondaggi sullo sfidante, nonché primo ministro greco, Alexis Tsipras. Nelle ultime elezioni europee, il partito Nea Dimokratia ha infatti ottenuto 9 punti percentuali di vantaggio su Syriza, guidato dal premier greco,e ha portato alla decisione di anticipare le votazioni a luglio. Mitsotakis in questi giorni continua a portare il programma del proprio partito in tutta la Grecia. Nell’ultimo comizio, tenutosi a Lavrio, vicino Atene ha rapidamente passato in rassegna i punti di forza di Nea Dimokratia. Secondo lui, la Grecia dovrà abbracciare la cultura degli investimenti dopo un decennio di instabilità economica, dovrà trovare soluzioni per le problematiche inerenti alla legalità e rendere efficiente la macchina burocratica dello Stato. “Voglio che la Grecia torni ad essere un normale Paese europeo, sono stufo di essere utilizzato come simbolo della crisi”, ha dichiarato il 51enne agli organi di stampa presenti che poi ha aggiunto che se non dovesse essere possibile formare un governo dopo le votazioni, chiederà di tornare alle urne.

Mitsotakis è dato nettamente in vantaggio su Tsipras che è alla guida del Paese da quattro anni e ha dovuto far fronte a una crisi finanziaria che sembrava non aver mai fine. Non solo, visto che ha dovuto gestire l’arrivo di più di un milione di persone arrivate nelle isole orientali della Grecia tra il 2015 e il 2016. La Grecia è riemersa dal terzo e ultimo piano di salvataggio (bailout) l’anno scorso, promettendo ai creditori di portare avanti il surplus di bilancio anche nei prossimi anni per continuare a ripagare i debiti contratti fin’ora. Tuttavia, la Commissione europea ha fatto notare che le misure attuate nelle scorse settimane hanno messo a repentaglio gli obiettivi prefissati. Nel resoconto si legge inoltre che l’elargizione di fondi extra per le pensioni andranno ad incrementare la spesa totale del Paese, già ai livelli più alti dell’Unione europea, e a distogliere gli investimenti per i giovani greci in età occupazionale. “La Grecia è riuscita ad uscire dal piano di salvataggio grazie ai sacrifici e agli sforzi della popolazione”, ha detto Tsipras. “Questo, tuttavia, non significa che la strada per ritornare in quella situazione sia definitivamente chiusa. Questo non significa che non ci sia la possibilità di ritornare al periodo buio del 2012, 2013, 2014 e alle stringenti politiche del bailout e dell’austerità”. Poi ha concluso rimettendo il destino del Paese nelle mani del popolo greco, che si presenterà alle urne il 7 luglio.

 

di Leonardo Pasquali

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