K metro 0 – Mosca – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato un decreto di legge per sospendere la partecipazione di Mosca al trattato INF. La decisione di Putin, comunicata nella giornata di mercoledì, formalizza l’uscita dall’accordo sui missili nucleari a medio raggio del 1987, seguendo quanto fatto in precedenza dagli Stati Uniti. Donald
K metro 0 – Mosca – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato un decreto di legge per sospendere la partecipazione di Mosca al trattato INF. La decisione di Putin, comunicata nella giornata di mercoledì, formalizza l’uscita dall’accordo sui missili nucleari a medio raggio del 1987, seguendo quanto fatto in precedenza dagli Stati Uniti.
Donald Trump ha proposto al Cremlino, a maggio, un “nuovo accordo sul nucleare”, dopo una conversazione di un’ora con Putin. La Casa Bianca però in quel momento ha però risposto che si sarebbe potuto parlare di un accordo multilaterale tra Russia, Cina e Stati Uniti oppure di un’estensione dell’accordo attuale. Secondo quanto riportato dagli organi di stampa russi, Washington e Mosca sono al lavoro per organizzare un incontro tra il viceministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov e il vicesegretario di stato americano, Andrea Thompson, per discutere delle prossime strategie di sicurezza. Il controllo delle armi è stato uno dei temi principali discusso da Trump e Putin durante l’incontro a margine del G20 in Giappone, i due hanno deciso di continuare il dialogo per garantire stabilità nei rapporti.
A febbraio scorso, gli USA hanno intrapreso il processo, che durerà sei mesi, di uscita dal trattato INF del 1987 firmato insieme all’Unione Sovietica. Washington ha infatti contestato la decisione della Russia di non rispettare il patto. La scadenza dell’accordo è fissata per il 2 agosto se la Russia non dovesse cambiare idea, e ministri della NATO stanno valutando come reagire all’evenienza. “Stiamo ragionando sulle prossime azioni da intraprendere”, ha dichiarato il segretario generale Stoltenberg agli organi di stampa alla vigilia della riunione della NATO a Bruxelles. Lo scopo del trattato è quello di mettere al bando la produzione, i test e lo sviluppo dei missili nucleari a raggio intermedio, dai 500 ai 5mila km. Il Pentagono ha condiviso con gli alleati della NATO l’indiscrezione secondo cui il sistema missilistico russo 9M729 infranga l’INF. Si pensa che il missile cruise possa permettere a Mosca di operare un attacco nucleare in Europa con pochissimo preavviso. Il Cremlino ha ribadito che tale strumento ha un raggio inferiore ai 500 km e che Washington stessa è andata contro i dettami del trattato. Queste armi a media gittata impiegano meno tempo per raggiungere l’obiettivo prestabilito, se comparati con i missili balistici intercontinentali. Questo altro tipo di missili, invece, non lasciano molto spazio decisionale e potenzialmente potrebbe scoppiare un conflitto nucleare da un falso allarme. Putin ha fortemente sconsigliato agli Stati Uniti di impiegare nuovi missili in Europa, aggiungendo che la Russia reagirà mettendo anch’essa in campo missili che impieghino pochissimo tempo per raggiungere gli obiettivi. La risposta della NATO sarà di difesa, misurata e coordinata: “Non faremo come Mosca. Non vogliamo una corsa alle armi” ha ribadito Stoltenberg che però non ha precisato quali saranno le misure che verranno messe in campo dalla NATO, ma ha evidenziato come alcune potranno essere implementate rapidamente. Qualsiasi decisione verrà presa, è poco probabile che l’annuncio venga fatto prima del 2 agosto.