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Acquappesa (Cosenza): alle Terme Luigiane la 40° edizione del ciclo di seminari “Tecniche per la difesa del suolo e dall’inquinamento”

Acquappesa (Cosenza): alle Terme Luigiane la 40° edizione del ciclo di seminari “Tecniche per la difesa del suolo e dall’inquinamento”

K metro 0 – Cosenza – In provincia di Cosenza, tra i comuni di Acquappesa, il cui nome si riferisce alla presenza in zona di una cascata, quindi “acqua appesa” e Guardia Piemontese, troviamo le Terme Luigiane, che si  annoverano tra le terme più rinomate della regione Calabria,  alimentate da 5 diverse fonti, tre calde

K metro 0 – Cosenza – In provincia di Cosenza, tra i comuni di Acquappesa, il cui nome si riferisce alla presenza in zona di una cascata, quindi “acqua appesa” e Guardia Piemontese, troviamo le Terme Luigiane, che si  annoverano tra le terme più rinomate della regione Calabria,  alimentate da 5 diverse fonti, tre calde e due fredde.

Proprio qui, nella bella cornice delle Terme Luigiane, presso la Sala Congressi, si è tenuta  la 40° edizione del Corso sulle “Tecniche per la difesa del suolo e dall’inquinamento”,  l’iniziativa più longeva che esiste in Italia nell’ambito della Difesa del Suolo e che ha assunto ormai un carattere nazionale ed internazionale, organizzato dal Centro Studi Acquedotti e Fognature, dall’Associazione Idrotecnica Italiana, dai Dipartimenti di Ingegneria Civile e di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica dell’Università della Calabria e  con il coordinamento dei professori Giuseppe Frega e Francesco Macchione.

Punto principale e più discusso del congresso, che comprendeva quattro cicli di seminari con un totale  di cinquanta relazioni è stato la considerazione del rischio idraulico, sviscerato attraverso  svariate relazioni scientifiche, che hanno sfiorato diversi  argomenti  legati agli  eventi alluvionali, alla pianificazione e programmazione dell’autorità di bacino,  ad un più efficace servizio di sorveglianza idraulica del territorio della Regione Calabria e  le previsione delle piene e della loro pericolosità.

Il corso, che è terminato  sabato 22 giugno, ha visto la partecipazione del  Rettore  dell’Università della Basilicata, Aurelia Sole, seguito da quelli  del segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, Vera Corbelli,  del Commissario Straordinario Calabria Verde, Aloisio Mariggiò, del presidente dell’Ordine provinciale degli ingegneri di Cosenza, Carmelo Gallo, del presidente dell’Associazione Idrotecnica Italiana, Armando Brath, del presidente del Comitato Italiano per l’irrigazione e la Bonifica Idraulica Ital-ICID, Piergiorgio Manciola, il presidente della Società Idrologica Italiana, Tommaso Moramarco. Inoltre, docenti, ricercatori ed esperti delle sezioni di ingegneria civile, ingegneria idraulica e sanitaria e ambientale, provenienti da varie Università italiane ed istituti di ricerca.

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Patrizia Grandi
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