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Ucraina: la Russia favorevole al transito del gas, ma pone condizioni

Ucraina: la Russia favorevole al transito del gas, ma pone condizioni

K metro 0 – Mosca – La Russia è pronta a mantenere il transito del gas attraverso il territorio ucraino a condizione che le controversie economiche legate alle forniture tra i due Paesi vengano risolte e regolamentate. A dichiararlo è stato questa mattina il Primo Vicepremier del governo russo, Sergei Eduardovich Prikhodko: “Per quanto riguarda il

K metro 0 – Mosca – La Russia è pronta a mantenere il transito del gas attraverso il territorio ucraino a condizione che le controversie economiche legate alle forniture tra i due Paesi vengano risolte e regolamentate.
A dichiararlo è stato questa mattina il Primo Vicepremier del governo russo, Sergei Eduardovich Prikhodko: “Per quanto riguarda il transito del gas russo attraverso il territorio dell’Ucraina, siamo pronti a mantenerlo su condizioni economicamente redditizie, ma anche nel caso di giusta soluzione di tutte le controversie tra Gazprom e Naftogaz”. Il Vicecapo faceva qui riferimento a una controversia legata al recupero di 2,6 mld di dollari che la Gazprom (azienda russa) deve corrispondere a Naftogaz (azienda ucraina), relativi a una fornitura di gas.
Prikhodko ha anche assicurato che il progetto del gasdotto Nord Stream II, la cui costruzione (stimata in 10 mld di euro), secondo Angela Merkel, non potrebbe essere bloccata nemmeno dalla Commissione europea, non prevede l’interruzione del transito di gas sulle rotte già esistenti in Ucraina. La questione sarebbe anche tra gli argomenti più importanti dei colloqui ufficiali  tra Dmitrij Anatol’evič Medvedev, Primo ministro russo, e il suo collega francese Edouard Philippe, in programma oggi a Le Havre (Francia del nord) per discutere di economia, temi umanitari, energia e industria.
“La parte russa ha ripetutamente dichiarato di essere pronta a preservare il transito del gas attraverso il sistema di trasporto (del Nord Stream II, ndr) a condizioni reciprocamente accettabili dopo il 2019. Affinché ciò accada, è necessario regolare i rapporti tra le compagnie interessate, armonizzare le condizioni economiche e creare un’atmosfera favorevole al normale dialogo”, ha continuato Prikhodko: ricordando anche che, vista la crescente necessità di energia in Europa, Mosca è favorevole a diversificare le rotte di trasporto del gas attraverso la creazione di nuove infrastrutture e il potenziamento di quelle esistenti.
Il Nord stream II, la cui costruzione dovrebbe terminare entro la fine di quest’anno, partirà dalla costa russa del mar Baltico fino alla costa tedesca (da lì il gas verrà poi distribuito nel resto d’Europa), senza attraversare i territori di Bielorussia, Polonia e Ucraina. Kiev, infatti, si oppone alla costruzione del gasdotto, in quanto potrebbe danneggiare ulteriormente la già instabile situazione economica ucraina.
Ma per la Germania il ruolo dell’Ucraina come zona di passaggio del gas è di fondamentale importanza. Già una decina di giorni fa, durante una riunione a Berlino, il rappresentante del Governo federale tedesco, Steffen Seibert, ha dichiarato all’agenzia Ukrinform come “Dal nostro punto di vista, il ruolo dell’Ucraina come stato di transito è una necessità. Lo esigiamo. È nel nostro interesse, ed è nostra richiesta che il transito sia possibile in futuro”.

di Emiliano Federico Caruso

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