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Germania. La Corte di giustizia Ue rigetta nuovo sistema di pedaggio autostradale per non residenti

Germania. La Corte di giustizia Ue rigetta nuovo sistema di pedaggio autostradale per non residenti

K metro 0 – Lussemburgo – La Corte di giustizia dell’Unione europea ha bloccato l’implementazione di un nuovo sistema di pedaggi nelle autostrade tedesche, visto l’impatto che avrebbe avuto sui non residenti in Germania. Nella giornata di martedì, la massima corte dell’Unione ha dichiarato che il progetto di tassare gli automobilisti stranieri nelle autostrade avrebbe

K metro 0 – Lussemburgo – La Corte di giustizia dell’Unione europea ha bloccato l’implementazione di un nuovo sistema di pedaggi nelle autostrade tedesche, visto l’impatto che avrebbe avuto sui non residenti in Germania. Nella giornata di martedì, la massima corte dell’Unione ha dichiarato che il progetto di tassare gli automobilisti stranieri nelle autostrade avrebbe infranto le leggi anti-discriminazione. L’Austria, appoggiata dai Paesi Bassi, aveva infatti contestato il fatto che l’imposta non fosse in linea con gli accordi europei. Il ministro dei Trasporti austriaco, Andreas Reichhardt, ha sottolineato come la sentenza sia un segnale positivo per il mercato unico. “E’ un segnale di giustizia per l’Europa. Mi aspetto che il progetto venga cestinato o riadattato con grandi modifiche”, ha dichiarato. Reochhardt si è reso disponibile ad aiutare Berlino nell’implementazione corretta del pedaggio autostradale, vista l’esperienza positiva avuta in casa propria. “Offriremo sicuramente le nostre conoscenze alla Germania, nel caso in cui verranno richieste”, ha concluso. La sua controparte tedesca, il ministro Andreas Scheuer, ha tenuto a precisare che “l’imposta è stata rigettata nella forma attuale” ma il verdetto della Corte di giustizia non va ad intaccare modelli del genere “che esistono in più di 20 Paesi nell’Unione europea”. Ha poi annunciato la creazione di una task force per valutare le alternative possibili.

A inizio febbraio, l’avvocato generale della CGUE aveva dichiarato che la convinzione dell’Austria sulla discriminazione dei cittadini Ue non residenti in Germania era basata fondamentalmente su un’“incomprensione”. “I proprietari di veicoli che non risiedono in Germania non possono essere tirati in ballo nel discorso, visto che non sono soggetti alle imposte sui mezzi a motore”, queste erano state le sue parole.

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