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Norvegia. Contaminazione dell’acqua nell’isola di Askoey, ancora ignote le cause

Norvegia. Contaminazione dell’acqua nell’isola di Askoey, ancora ignote le cause

K metro 0 – Copenaghen – Da giovedì scorso, 55 persone, tra cui 13 bambini, di Askoey, un’isola a nord di Bergen, in Norvegia sono finiti in ospedale per sintomi d’infezione, dopo aver bevuto l’acqua del rubinetto. Nella giornata di martedì le autorità norvegesi hanno deciso di intervenire per capire quale sia la causa della

K metro 0 – Copenaghen – Da giovedì scorso, 55 persone, tra cui 13 bambini, di Askoey, un’isola a nord di Bergen, in Norvegia sono finiti in ospedale per sintomi d’infezione, dopo aver bevuto l’acqua del rubinetto. Nella giornata di martedì le autorità norvegesi hanno deciso di intervenire per capire quale sia la causa della contaminazione. Tutti e 55 sono stati rilasciati dopo gli accertamenti e le cure del caso. L’agenzia stampa norvegese NTB ha rivelato che, in totale, ci sono stati circa 2mila episodi.

Una settimana fa, un bambino di un anno è morto per un’infezione all’apparato digerente, non è ancora chiaro se la causa possa essere la stessa. L’acqua, secondo quanto riporta TV2, sembra contenga tre tipi di batteri intestinali, tra cui l’Escherichia coli. Nell’ultimo fine settimana, il numero dei casi è aumentato esponenzialmente, con tantissime persone alle prese con nausea, vomito, mal di stomaco e diarrea. Alcuni di loro si sono sentiti male anche dopo aver portato l’acqua ad ebollizione, altri sono stati portati all’Haukeland University Hospital per grave disidratazione. “Si tratta di una vera e propria epidemia ed è ancora in corso”, ha commentato il vicesindaco Bård Espelid. “Comprendiamo appieno la rabbia e la delusione dei residenti. Non c’è dubbio che l’amministrazione abbia delle responsabilità. Non siamo riusciti a fornire agli utenti un’acqua sicura”, ha poi aggiunto. L’acqua contaminata proviene in gran parte dall’impianto di Kleppe ad Askoey, che comprende un sistema di bacini e di vasche di raccolta. Il sindaco dell’isola norvegese ha confermato che non vengono effettuati controlli da alcuni anni nell’area in cui è stato rinvenuto l’Escherichia coli. Nei giorni scorsi gli impianti sono stati chiusi, e ad oggi la causa della contaminazione non è stata ancora scoperta.

Oeyvind Kommedal, dottore dell’Haukeland university hospital ha rassicurato i cittadini: “Abbiamo la situazione sotto controllo. Nessuno dei pazienti riversa in gravi condizioni”. Ha poi sottolineato che il batterio Campylobacter è stato trovato in 36 dei casi presi in esame. Quest’ultimo è una delle cause principali delle malattie associate alla diarrea ed è considerato il fattore batterico piu’ comune della gastroenterite. Le infezioni, di solito, sono di lieve entità, ciononostante possono rivelarsi fatali tra i bambini e gli anziani.

La maggior parte dei sintomi causati dall’Escherichia coli sono innocui. A volte può presentarsi con infezioni del tratto urinario, malattie respiratorio e polmonite.

Nel frattempo, l’istituto superiore di sanità norvegese ha fornito il completo supporto alla comunità nel controllo dell’infezione. I funzionari locali hanno messo in piedi un team per aiutare la famiglia del bambino morto la scorsa settimana e ai residenti è stato ribadito di continuare a bollire tutta l’acqua da utilizzare in casa.

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