K metro 0 – Roma – In occasione della Festa della Repubblica, lo scorso 2 giugno, il Consolato italiano di Londra ha voluto rendere omaggio alla lingua italiana attraverso uno spot proiettato all’Istituto italiano di cultura. Infatti, secondo uno studio condotto da Ethnologue, pubblicazione del SIL International, un’associazione americana specializzata nell’analizzare la diffusione e l’impatto
K metro 0 – Roma – In occasione della Festa della Repubblica, lo scorso 2 giugno, il Consolato italiano di Londra ha voluto rendere omaggio alla lingua italiana attraverso uno spot proiettato all’Istituto italiano di cultura. Infatti, secondo uno studio condotto da Ethnologue, pubblicazione del SIL International, un’associazione americana specializzata nell’analizzare la diffusione e l’impatto di lingue e dialetti su scala globale, l’italiano è la quarta lingua più studiata al mondo dopo inglese, spagnolo e cinese. “Io sono l’italiano”, questo è il titolo dello spot, disponibile sul canale Youtube.
Firma la regia Luca Vullo che ne è anche l’autore. Vediamo una donna elegante passeggiare per le strade di Londra, una voce Off accompagna il suo percorso. È la lingua italiana che si presenta e si racconta, annunciando di essere la quarta lingua più studiata al mondo. Il regista usa aggettivi come armoniosa, dolce, piacevole, seducente, sa di ammaliare tutti con la sua leggerezza e la sua musicalità, infatti, non è un caso che l’opera lirica sia nata in Italia, dichiara la voce Off. Ed è proprio la musica classica ad accompagnare le immagini dello spot. A volere il video è stato Marco Villani, console generale, l’Ufficio scolastico del Consolato italiano di Londra ha coordinato la realizzazione dello spot. Il console dichiara: “L’interesse per l’italiano è da considerarsi quale fattore di sviluppo culturale ed economico per l’intero Paese. Da ciò nasce l’idea di sostenere istituzionalmente gli artisti italiani affinché possano comunicare, con una formula vincente, la promozione della nostra lingua”. Inoltre, hanno collaborato artisti italiani residenti a Londra, ad eccezione del musicista che vive in Italia.
Il regista Luca Vullo era già noto alla comunità italiana di Londra per aver realizzato il documentario “Influx” che narra l’emigrazione contemporanea degli italiani a Londra, progetto realizzato sempre in cooperazione con Il Consolato Generale. Suo è anche il progetto “La voce del corpo” sulla comunicazione non verbale degli italiani, il popolo che gesticola di più, con workshop formativi presso prestigiose università internazionali. L’intensa attività promozionale della lingua italiana di Vullo è stata riconosciuta istituzionalmente con il patrocinio del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Diamo uno sguardo ai risultati dello studio di Ethnologue.
Nella classifica della lingua più parlata troviamo al primo l’inglese, parlato da un miliardo 190 milioni di persone, al secondo il cinese mandarino da un miliardo 107 milioni di persone, al terzo l’hindi-urdu, da 697,4 milioni di persone, seguito dallo spagnolo con 512,9 milioni, mentre l’italiano si piazza al ventunesimo posto con 67 milioni di individui. Se, invece, guardiamo al numero di persone madrelingue troviamo al primo posto il cinese mandarino (908,7 mln), seguito da spagnolo (442,3 mln), inglese (378,2 mln) e hindi-urdu (329,1 mln). Se guardiamo alla classifica delle lingue straniere più studiate nell’Unione Europea troviamo al primo posto l’inglese, seguito da francese, tedesco e spagnolo, mentre su scala mondiale la situazione cambia, subito dopo l’inglese, che si piazza anche in questo caso al primo posto, troviamo spagnolo, cinese e, appunto, l’italiano.
di Maria Scorza