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Consiglio d’Europa, rapporto sull’integrità e la professionalità degli operatori a contatto coi minori immigrati

Consiglio d’Europa, rapporto sull’integrità e la professionalità degli operatori a contatto coi minori immigrati

K metro 0 – Strasburgo – Gli Stati europei hanno attuato solo parzialmente le raccomandazioni del 2017 miranti a proteggere i minori coinvolti nella crisi dei rifugiati dallo sfruttamento e dagli abusi sessuali; questa è la conclusione di un rapporto di valutazione pubblicato lo scorso venerdì, adottato dal Comitato di Lanzarote del Consiglio d’Europa in occasione della sua ultima riunione.

K metro 0 – Strasburgo – Gli Stati europei hanno attuato solo parzialmente le raccomandazioni del 2017 miranti a proteggere i minori coinvolti nella crisi dei rifugiati dallo sfruttamento e dagli abusi sessuali; questa è la conclusione di un rapporto di valutazione pubblicato lo scorso venerdì, adottato dal Comitato di Lanzarote del Consiglio d’Europa in occasione della sua ultima riunione.

Il rapporto esamina il seguito dato dai 41 Stati europei* firmatari [1] della Convenzione di Lanzarote alle cinque raccomandazioni chiave rivolte loro nel marzo del 2017, riguardanti i settori in cui sono state riscontrate le maggiori carenze, che richiedevano un’azione urgente.

Il Comitato di Lanzarote ha in particolare raccomandato di sottoporre a un monitoraggio effettivo tutte le persone che per professione sono regolarmente in contatto con minori coinvolti nella crisi dei rifugiati, al fine di verificare se esistano, bei loro confronti, condanne per sfruttamento o abusi sessuali a danno di minori. Ad oggi, otto dei 41 Stati presi in esame (Finlandia, Islanda, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Repubblica di Moldova, Slovenia, Svezia e Ucraina) hanno attuato solo parzialmente questa raccomandazione. Le procedure di monitoraggio del certificato penale o non esistono in questi Stati, o sono applicate solo a un numero limitato di professioni e spesso non sono obbligatorie.

Gli Stati europei sono stati inoltre invitati a prendere le misure necessarie per evitare il rischio che il minore possa subire abuso o sfruttamento in caso di ricongiungimento familiare. 

* I seguenti 41 Stati erano parti della Convenzione di Lanzarote al momento del lancio del round di monitoraggio urgente: Albania, Andorra, Austria, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Repubblica di Moldova, Monaco, Montenegro, Paesi Bassi, Macedonia settentrionale, Polonia, Portogallo, Romania, Federazione russa, San Marino, Serbia, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Ucraina.

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