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Commissione europea: raccomandazioni agli Stati membri per promuovere una crescita economica sostenibile ed inclusiva

Commissione europea: raccomandazioni agli Stati membri per promuovere una crescita economica sostenibile ed inclusiva

Pacchetto di primavera 2019 del semestre europeo: raccomandazioni della Commissione agli Stati membri per promuovere una crescita economica sostenibile e inclusiva K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea ha presentato oggi le raccomandazioni specifiche per paese 2019, che indirizzano a tutti gli Stati membri dell’UE orientamenti in materia di politica economica per i

Pacchetto di primavera 2019 del semestre europeo: raccomandazioni della Commissione agli Stati membri per promuovere una crescita economica sostenibile e inclusiva

K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea ha presentato oggi le raccomandazioni specifiche per paese 2019, che indirizzano a tutti gli Stati membri dell’UE orientamenti in materia di politica economica per i prossimi 12-18 mesi. La Commissione ha raccomandato inoltre di chiudere la procedura per i disavanzi eccessivi per la Spagna e adotta una serie di documenti nel quadro del patto di stabilità e crescita.

L’economia europea cresce per il settimo anno consecutivo ed è destinata a continuare a espandersi nel 2020: le economie di tutti gli Stati membri sono in crescita, malgrado le condizioni meno favorevoli e le incertezze sullo scenario mondiale. Il numero di persone occupate non è mai stato così elevato e la disoccupazione è scesa a un livello record. Allo stesso tempo persistono differenze significative tra i paesi, le regioni e i gruppi di popolazione. In tale contesto, la Commissione esorta gli Stati membri a fare tesoro dei progressi compiuti negli ultimi anni. Riforme efficienti, accompagnate da strategie di investimento mirate e politiche fiscali responsabili, continuano a costituire una strategia vincente per modernizzare l’economia europea.

Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per l’Euro e il dialogo sociale, nonché per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: “Il semestre europeo ha contribuito in modo decisivo a migliorare la situazione economica e sociale in Europa. Rimangono però sfide notevoli da affrontare, mentre si appesantiscono i rischi per le prospettive economiche. Preoccupa vedere che in alcuni paesi il ritmo delle riforme sta rallentando. Esortiamo tutti gli Stati membri a investire nuove energie per rendere le nostre economie più resilienti e a sostenere una crescita che sia allo stesso tempo sostenibile e inclusiva. Investimenti più mirati possono offrire un contributo significativo al raggiungimento di questi obiettivi”.

Marianne Thyssen, Commissaria responsabile per l’Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha dichiarato: “Questa Commissione si è impegnata a fondo per costruire un’Europa più giusta, un’Europa sostenibile e inclusiva, un’Europa che non lascia indietro nessuno. Il pilastro europeo dei diritti sociali stabilisce principi e diritti per tutti i cittadini dell’UE. Deve essere attuato a livello nazionale. Con il mondo del lavoro in rapida evoluzione, è essenziale che gli Stati membri stiano al passo con riforme nell’istruzione iniziale e nell’apprendimento permanente, nei mercati del lavoro e nella protezione sociale. “

Pierre Moscovici, Commissario responsabile per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: “Con questo pacchetto di primavera, l’ultimo del nostro mandato, ribadiamo il nostro impegno per un’applicazione intelligente del patto di stabilità e crescita: le nostre decisioni non si basano su un’applicazione meccanica o formale delle regole, bensì sulla loro utilità o meno per la crescita, l’occupazione e l’equilibrio delle finanze pubbliche. I risultati ottenuti dimostrano la validità di questo metodo: le finanze pubbliche sono costantemente migliorate senza penalizzare la crescita. Oggi insistiamo inoltre sulla necessità che alcuni Stati membri proseguano e, se necessario, intensifichino gli sforzi per contrastare una pianificazione fiscale aggressiva, nell’interesse dell’equità nei confronti di tutti i contribuenti”.

Le raccomandazioni specifiche per paese 2019

Le raccomandazioni presentate oggi offrono agli Stati membri orientamenti per reagire in modo adeguato alle sfide economiche e sociali persistenti e a quelle nuove, e per conseguire obiettivi comuni fondamentali. Il loro contenuto rispecchia le priorità generali enunciate nell’Analisi annuale della crescita 2019 e nella Raccomandazione 2019 sulla politica economica della zona euro pubblicate a novembre. Le raccomandazioni si basano sull’analisi dettagliata delle relazioni per paese pubblicate a febbraio e sulla valutazione dei programmi nazionali presentati ad aprile. Il rallentamento della crescita mondiale accresce l’esigenza di proseguire le riforme strutturali, dando la precedenza a quelle destinate a una crescita sostenibile e inclusiva. Gli Stati membri dovrebbero promuovere la convergenza sociale in conformità del pilastro europeo dei diritti sociali. Nel rispetto della raccomandazione per la zona euro, gli Stati membri dovrebbero inoltre procedere in direzione di un riequilibrio più simmetrico nella zona euro e continuare a impegnarsi per rafforzare il mercato unico e approfondire l’Unione economica e monetaria.

Le raccomandazioni specifiche per paese 2019 si concentrano maggiormente sull’individuazione e sulla classificazione, secondo le priorità, delle esigenze di investimento a livello nazionale e prestano particolare attenzione alle disparità regionali e territoriali. Questa scelta è conforme all’analisi approfondita delle esigenze di investimento e degli ostacoli individuati per ciascuno Stato membro nelle relazioni per paese pubblicate all’inizio dell’anno, e dovrebbe servire a stabilire le priorità nell’uso dei fondi dell’UE nel prossimo bilancio UE a lungo termine o quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027.

Progressi compiuti nell’attuazione delle raccomandazioni

Dall’avvio del semestre europeo nel 2011, gli Stati membri hanno compiuto almeno qualche progresso nell’attuazione di oltre due terzi delle raccomandazioni specifiche per paese loro indirizzate.

La maggior parte dei progressi è stata conseguita nei servizi finanziari e nelle politiche dell’occupazione, mentre le raccomandazioni riguardanti l’ampliamento della base imponibile, l’assistenza sanitaria e la concorrenza nel settore dei servizi registrano un tasso di attuazione particolarmente basso.

Considerando le sfide economiche e sociali che rimangono da affrontare e i rischi di evoluzione negativa per la prospettiva economica, è cruciale rafforzare l’attuazione delle riforme in tutti i settori per aumentare la resilienza delle economie dell’UE.

Continua la correzione degli squilibri macroeconomici

Proseguono i progressi nella correzione degli squilibri macroeconomici, ma occorrono ulteriori interventi. Alcuni Stati membri continuano a registrare livelli storicamente elevati di debito privato e pubblico, che riducono il margine di manovra per assorbire shock negativi. In altri Stati membri si profila un possibile surriscaldamento legato alla crescita dinamica dei prezzi degli alloggi e all’aumento del costo del lavoro per unità di prodotto. Tutti gli Stati membri hanno bisogno di misure supplementari per rafforzare la produttività, incentivare gli investimenti e promuovere la crescita potenziale.

Nel febbraio la Commissione ha concluso che 13 Stati membri presentavano squilibri (Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Irlanda, Portogallo, Spagna, Paesi Bassi, Romania e Svezia) e che tre di essi registravano squilibri eccessivi (Cipro, Grecia e Italia). Come negli anni precedenti, tali squilibri richiedono un monitoraggio specifico e continuo nel quadro della procedura per gli squilibri macroeconomici.

Orientamenti e decisioni nell’ambito del patto di stabilità e crescita

In base alla valutazione dei programmi di stabilità e convergenza del 2019, la Commissione ha adottato una serie di misure nell’ambito del patto di stabilità e crescita. La Commissione raccomanda di chiudere la procedura per i disavanzi eccessivi per la Spagna. Quando il Consiglio avrà adottato questa decisione, saranno chiuse tutte le procedure per disavanzi eccessivi risalenti alla crisi. Nel 2011, 24 Stati membri erano soggetti al braccio correttivo del patto.

La Commissione ha inoltre adottato relazioni a norma dell’articolo 126, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) nei confronti di Belgio, Francia, Italia e Cipro, in cui esamina la conformità di questi paesi con i criteri relativi al disavanzo e al debito previsti dal trattato. Per l’Italia, la relazione conclude che è giustificata una procedura per disavanzi eccessivi per il debito.

L’Ungheria e la Romania sono soggette a una procedura per deviazione significativa, rispettivamente dal 2018 e dal 2017. La Commissione rivolge oggi un avvertimento a Ungheria e Romania sull’esistenza di una deviazione significativa nel 2018 e raccomanda al Consiglio di raccomandare loro di correggere tale deviazione.

La Commissione ha inoltre adottato la terza relazione per la Grecia nell’ambito del quadro di sorveglianza rafforzata che è stato istituito dopo la conclusione del programma di sostegno alla stabilità del meccanismo europeo di stabilità. Se da un lato nella relazione si rileva che, a partire da agosto 2018, la Grecia ha affrontato il periodo post-programma in modo ragionevole, dall’altro si constata che l’attuazione delle riforme nel paese ha subito un rallentamento negli ultimi mesi e che la coerenza di alcune misure con gli impegni assunti nei confronti dei partner europei non è garantita, mettendo a rischio il conseguimento degli obiettivi di bilancio concordati.

Prossime tappe

La Commissione chiede al Consiglio di approvare queste raccomandazioni specifiche per paese e chiede agli Stati membri di attuarle appieno e tempestivamente. La Commissione proseguirà il dialogo con le parti interessate per garantire un’ampia adesione, un’adeguata attuazione e un seguito efficace. I ministri dell’UE dovranno discutere le raccomandazioni specifiche per paese prima che i capi di Stato o di governo dell’UE le approvino. Spetterà poi agli Stati membri attuarle tramite misure inserite nelle rispettive politiche economiche e di bilancio nazionali. Le raccomandazioni specifiche per paese e l’analisi su cui si fondano, esposta nelle relazioni per paese, costituiranno inoltre la base analitica per la programmazione dei fondi della politica di coesione dell’UE per il periodo 2021-2027.

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