fbpx

Iran. Il segretario di Stato USA, Mike Pompeo: “Pronti a dialogo senza pre-condizioni”

Iran. Il segretario di Stato USA, Mike Pompeo: “Pronti a dialogo senza pre-condizioni”

K metro 0 – Bellinzona – Il segretario di Stato USA, Mike Pompeo, ha incontrato il ministro degli Esteri svizzero, Ignazio Cassis, per affrontare la questione della potenziale escalation di tensioni tra gli Stati Uniti e l’Iran, una situazione che sta alimentando preoccupazioni in Europa e in Medio Oriente. Pompeo – secondo quanto riportato da

K metro 0 – Bellinzona – Il segretario di Stato USA, Mike Pompeo, ha incontrato il ministro degli Esteri svizzero, Ignazio Cassis, per affrontare la questione della potenziale escalation di tensioni tra gli Stati Uniti e l’Iran, una situazione che sta alimentando preoccupazioni in Europa e in Medio Oriente. Pompeo – secondo quanto riportato da AP – ha dichiarato nella giornata di domenica che il governo Trump è pronto a intavolare una discussione senza pre-condizioni con l’Iran. La visita in Svizzera fa parte di un tour europeo volto a ribadire ai leader la posizione non belligerante degli Usa. Il Paese elvetico rappresenta da tempo gli interessi statunitensi in Iran, l’impegno messo in campo per i cittadini americani scomparsi o detenuti in Iran è stato particolarmente apprezzato dal capo della diplomazia statunitense.

Pompeo ha voluto avanzare una proposta, il cui intento è quello di allentare la pressione e scacciare i timori di un possibile conflitto. Gli Stati Uniti continueranno, tuttavia, a cercare di far cambiare atteggiamento a Teheran. Il segretario di Stato ha evidenziato, infatti, che la volontà dell’Iran è quella di destabilizzare la regione. Gli USA sono aperti al dialogo, come suggerito dal presidente Donald Trump che ha aveva ipotizzato una soluzione del genere a luglio dello scorso anno. La situazione di allora, ovviamente, non è paragonabile a quella attuale. Negli undici mesi trascorsi, l’Iran ha subito l’imposizione di sanzioni molto pesanti, prima a novembre e poi lo scorso mese, che hanno colpito i settori chiave dell’economia. Da qui la reazione rabbiosa di Teheran e le minacce di una risposta concreta. Il mese scorso, il presidente iraniano Hassan Rouhani, ha chiesto a Washington di rientrare nel patto sul nucleare del 2015, da cui Trump ha deciso di ritirarsi nel maggio del 2018. In un’intervista rilasciata agli organi di stampa, aveva sottolineato che se gli Stati Uniti fossero tornati sui propri passi, allora si sarebbero potuti risolvere i problemi sedendosi al tavolo delle trattative. Altrimenti, aveva aggiunto, l’Iran avrebbe avuto come unica scelta la resistenza.

Le parole di Pompeo potrebbero segnare un punto di svolta nell’intera vicenda: “Siamo pronti ad un dialogo senza pre-condizioni”, ha dichiarato in conferenza stampa congiunta con la sua controparte svizzera Cassis. “Vogliamo sederci a un tavolo con l’Iran. La volontà degli Stati Uniti rimane comunque quella di continuare distogliere la Repubblica Islamica dalla propria attività deleteria per la regione”. Queste invece le parole del ministro degli Esteri svizzero: “La situazione è particolarmente tesa.  Entrambe le parti ne sono coscienti. La Svizzera, chiaramente, spera non ci sia alcuna escalation. Sia da un lato che dall’altro la pressione è aumentata ma non possiamo intervenire finché non ci verrà affidato un incarico”. Teheran non ha tardato a rispondere. L’agenzia Mehr ha riportato le parole del portavoce del ministro degli Esteri iraniano, Abbas Mousavi: “Teheran non presta attenzione ai giochi di parole. Ciò che conta è il cambiamento dell’approccio generale nei confronti alla nazione iraniana”.

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: