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Genova. La nave militare Cigala Fulgosi sbarca i 100 naufraghi recuperati nel Mediterraneo. La città accogliente dà il benvenuto

Genova. La nave militare Cigala Fulgosi sbarca i 100 naufraghi recuperati nel Mediterraneo. La città accogliente dà il benvenuto

K metro 0/Jobsnews – Liguria – È terminato poco dopo le 12 lo sbarco di donne e bambini. Per alcuni i medici hanno preferito l’invio in ospedale per accertamenti, ma non sembrano esserci patologie importanti” ha riferito Sergio Gambino, consigliere delegato della Protezione civile del Comune di Genova, riferendo alla stampa sulle operazioni a bordo

K metro 0/Jobsnews – Liguria – È terminato poco dopo le 12 lo sbarco di donne e bambini. Per alcuni i medici hanno preferito l’invio in ospedale per accertamenti, ma non sembrano esserci patologie importanti” ha riferito Sergio Gambino, consigliere delegato della Protezione civile del Comune di Genova, riferendo alla stampa sulle operazioni a bordo della Cigala Fulgosi. “Ci sono sei nazionalità diverse: Libia, Camerun, Somalia, Costa d’Avorio, Nigeria e Mali” ha detto Gambino sottolineando la presenza di mediatori culturali. Finora sono scese 40 persone. “Sono rimasti solo uomini adulti e, tra poco, cominceranno a scendere a gruppi di 10 per le visite mediche e l’identificazione”. Ci sono 23 minori, di questi ce ne sono di non accompagnati: è una delle indagini che deve essere fatta dalla polizia. Da indicazioni del Viminale, pare che i non accompagnati resteranno a Genova. Sul molo di Calata Bettolo è stata allestita una tensostruttura della Croce Rossa. “Ci sono le tende per le visite mediche – ha aggiunto Gambino – per l’identificazione e quelle dove far stare le persone in attesa dei pullman. Siamo, tra polizia di stato, personale sanitario, protezione civile e pubbliche assistenze, 140 persone”.  “Ci siamo concentrati sulla parte medica, ma qualcuno ha raccontato che sono stati due giorni in mare e di aver perso dei compagni di viaggio” ha rivelato il professor Paolo Cremonesi, direttore del pronto soccorso dell’ospedale Galliera di Genova, che ha coordinato l’assistenza sanitaria a terra dei migranti sbarcati dalla nave militare Cigala Fulgosi nel porto del capoluogo ligure.

Sul fronte della destinazione dei migranti, Gambino ha spiegato che non c’è “nessuna notizia da Viminale. Noi ci occupiamo dell’accoglienza e che soffrano il meno possibile”. Decine di persone, oltre 300 secondo gli organizzatori, si sono date appuntamento davanti al terminal traghetti di Genova per dare il ‘benvenuto’ ai migranti arrivati nel capoluogo ligure a bordo della nave Cigala Fulgosi della Marina militare. La manifestazione ‘Genova porto aperto’ si è mossa in corteo. È stata organizzata da Mediterranea. “Adesso è importante dare un segnale di accoglienza. E’ difficile sbracciarsi e dire che queste persone sono benvenute: noi genovesi non siamo usi fare grandi manifestazioni di accoglienza e pacche sulle spalle. Noi siamo pronti per dare una mano all’accoglienza che sta facendo la Croce Rossa”. Così don Giacomo Martino responsabile dell’ufficio Migrantes della curia genovese. I migranti che non avranno bisogno di essere accompagnati in ospedale per accertamenti, saliranno su due bus diretti in strutture della Cei in attesa di essere definitivamente trasferiti in altri Paesi europei. Lo rende noto il Viminale. Le procedure di identificazione sono in corso. “Nessun immigrato sarà a carico dei contribuenti italiani. Ringraziamo Cei e gli altri Paesi Europei che ci hanno aiutato a risolvere il problema: grazie al nostro lavoro finalmente l’Italia non è più sola”, dice il ministro dell’Interno Salvini.

Sono diminuiti di un terzo gli arrivi in Europa di migranti via mare, 21.300 dall’inizio dell’anno alla fine di maggio, a fronte di 32.070 nello stesso periodo dello scorso anno. Dall’inizio del 2019 sono stati 519 i morti in mare contro i 662 dell’anno scorso. Oltre la metà, 321, hanno perso la vita tra le coste dell’Italia e di Malta. I numeri sono dell’Oim, l’agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni. La maggior parte dei migranti e dei rifugiati, l’85%, arriva sulle coste spagnole e greche, il resto in Italia, Malta e Cipro. La Grecia ha ormai sorpassato la Spagna come destinazione preferita dai migranti che raggiungono l’Europa via Mediterraneo. Il totale di migranti sbarcati in Grecia quest’anno è stato di 10 mila persone, 2.400 delle quali arrivate nel mese di maggio. Dall’inizio dell’anno al 30 aprile sono stati 3.497 quelli arrivati in Grecia via terra attraverso la frontiera con la Turchia. In Spagna sono giunti via mare 7.876 migranti, più di 2.000 via terra attraverso la frontiera con il Marocco. In Italia, solo 1.561 persone sono approdate sulle coste siciliane.

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