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La Commissione europea definisce le regole sulla gestione dei droni

La Commissione europea definisce le regole sulla gestione dei droni

K metro 0 – Bruxelles – Questa settimana la Commissione europea ha adottato nuove regole al fine di garantire che l’aumento del traffico di droni, in tutta Europa, sia sicuro e protetto per le persone a terra e in aria. Le regole si applicano a tutti gli operatori di droni sia professionisti che amatori. Tra i

K metro 0 – Bruxelles – Questa settimana la Commissione europea ha adottato nuove regole al fine di garantire che l’aumento del traffico di droni, in tutta Europa, sia sicuro e protetto per le persone a terra e in aria. Le regole si applicano a tutti gli operatori di droni sia professionisti che amatori. Tra i principali obiettivi della Commissione europea vi è il mantenimento di livelli di sicurezza elevati, nonché la competitività dell’industria di produzione. Pertanto, Bruxelles continua a seguire con attenzione l’evoluzione dei requisiti tecnici dei droni.

Il commissario per i trasporti Violeta Bulc ha rassicurato sul fatto che oggi l‘UE dispone delle regole più avanzate a livello mondiale, avendo aperto la strada ad un utilizzo sicuro e dando all’imprenditoria e agli sviluppatori di droni la chiarezza richiesta.

Queste regole, che sostituiranno le norme nazionali esistenti negli Stati membri, non riguardano solo la sicurezza, ma contengono anche elementi di rilievo nel contenimento dei rischi legati all’utilizzo dei droni. Infatti, attraverso la registrazione degli operatori (dal 2020), l’identificazione a distanza e la definizione delle zone geografiche, tutte le autorità nazionali disporranno di mezzi adeguati alla prevenzione dell’abuso dei droni ovvero al loro utilizzo per attività illegali. In linea di principio, le regole saranno applicate a tutte le tipologie di droni, indipendentemente dal loro peso.

Tuttavia, l’intervento della Commissione impatta maggiormente il mercato dei droni commerciali, i quali dovranno soddisfare una serie di requisiti, come la loro registrazione e identificazione elettronica. Rispettando alcune condizioni, gli operatori che utilizzano droni con peso inferiore a 25 kg potranno volare senza l’autorizzazione preventiva. Tra queste condizioni vi sono il limite di altezza di volo (120 metri) e l’utilizzo a distanza di sicurezza da persone, con il mantenimento da parte dell’operatore della visuale diretta del velivolo.

Infine, sempre in tema di sicurezza, gli Stati membri saranno in grado di definire le aree, geo-localizzate, cosiddette “no-fly zone”, all’interno delle quali i droni non saranno autorizzati ad entrare. Tra le principali “no-fly zone” vi saranno gli aeroporti e i centri città.

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