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Iniziano le opere di costruzione del gasdotto che collegherà Bulgaria e Grecia

Iniziano le opere di costruzione del gasdotto che collegherà Bulgaria e Grecia

K metro 0 – Sofia – La Bulgaria ha iniziato le opere di costruzione di un gasdotto assieme alla Grecia del valore complessivo di 240 milioni di euro. Il condotto porrà fine alla dipendenza totale dei Balcani dal gas Russo e aiuterà la diversificazione degli approvvigionamenti nel sudest Europa. Sofia, che ad oggi riceve tutte

K metro 0 – Sofia – La Bulgaria ha iniziato le opere di costruzione di un gasdotto assieme alla Grecia del valore complessivo di 240 milioni di euro. Il condotto porrà fine alla dipendenza totale dei Balcani dal gas Russo e aiuterà la diversificazione degli approvvigionamenti nel sudest Europa. Sofia, che ad oggi riceve tutte le scorte di gas dalla Russia attraverso un’unica via, ha invocato la costruzione di alcuni collegamenti con i Paesi vicini per diversificare i fornitori già nel 2009, quando una disputa tra Mosca e Kiev lasciò centinaia di bulgari senza riscaldamenti nel cuore dell’inverno. Dopo anni di rinvii, il gasdotto lungo 182 chilometri tra la Bulgaria e la Grecia, con una capacità annuale iniziale di 3 miliardi di metri cubi, dovrebbe essere pronto per il 2020 e trasporterà il gas azero in Bulgaria. Il primo ministro greco, Alexis Tsipras, e quello bulgaro, Boyko Borissov, hanno annunciato l’inizio simbolico dei lavori nella cittadina di Kirkovo, 15 chilometri a nord del confine con la Grecia. “E’ un progetto di importanza strategica non solo per i nostri Paesi, ma per tutta l’Europa, incluse le nazioni dei Balcani occidentali”, ha dichiarato Borissov entusiasta. “Porterà alla diversificazione reale degli approvvigionamenti di gas”.

A inizio mese, come spiega Reuters, la compagnia dietro il progetto del condotto, ICGB, ha scelto J&P AVAX per costruire il tratto che va dalla città della Bulgaria meridionale di Stara Zagora alla città greca di Komotini, nel nordest della Grecia. ICGB per metà di proprietà della compagnia energetica nazionale BEH. La quota restante è in mano della greca DEPA e dell’italiana Edison. Oltre a voler costruire un polo per la circolazione del gas e assicurare l’approvvigionamento da sorgenti differenti, incluso il gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti, la Bulgaria ha intenzione di mantenere il flusso di gas naturale russo che attraversa il suo territorio fino all’Europa centrale. È stato scelto un consorzio saudita per costruire un gasdotto che va dal confine meridionale con la Turchia a quello occidentale con la Serbia, per assicurarsi un collegamento con il gasdotto supportato dalla Russia, TurkStream, che arriva nel cuore dell’Europa.

La Bulgaria, membro Ue, è stata spesso criticata per la sua dipendenza dal gas Russo, e per il consumo di circa tre miliardi di metri cubi di gas ogni anno. La nazione riceve le proprie scorte attraverso l’Ucraina, una via che il gigante russo Gazprom ha intenzione di abbandonare nel 2020 quando il progetto TurkStream diventerà operativo. Il nuovo gasdotto di IGB dovrebbe entrare in funzione al termine del prossimo anno. Permetterà alla Bulgaria di ricevere gas dal mar Caspio, passando per il giacimento di gas naturale azero di Shah Deniz, e da altre fonti attraverso la Grecia. Il progetto fa parte di una nuova strategia energetica che comprende la costruzione di un polo di smistamento del gas vicino Varna, sul Mar Nero.

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