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Venezuela. Incontro ad Oslo tra delegazioni di governo e di opposizione

Venezuela. Incontro ad Oslo tra delegazioni di governo e di opposizione

K metro 0 – Oslo – Il governo venezuelano e l’opposizione hanno inviato degli ambasciatori in Norvegia per porre fine alla crisi del Paese sudamericano. Tuttavia, la diffidenza reciproca e le differenze sui temi chiave, con ogni probabilità, rallenteranno ogni progresso. Gli sviluppi riportati da alcuni funzionari nella giornata di mercoledì, hanno evidenziato l’ammissione da

K metro 0 – Oslo – Il governo venezuelano e l’opposizione hanno inviato degli ambasciatori in Norvegia per porre fine alla crisi del Paese sudamericano. Tuttavia, la diffidenza reciproca e le differenze sui temi chiave, con ogni probabilità, rallenteranno ogni progresso.

Gli sviluppi riportati da alcuni funzionari nella giornata di mercoledì, hanno evidenziato l’ammissione da parte delle due fazioni dell’impossibilità di prevalere dell’una sull’altra. Il Venezuela è in uno stato di paralisi, dopo anni di iperinflazione e scarseggio di cibo e medicine. Si tratta anche di un’inversione di tendenza da parte dell’opposizione, che ha accusato il presidente venezuelano, Nicolàs Maduro di aver utilizzato le precedenti negoziazioni per temporeggiare. Alti esponenti parteciperanno ai colloqui straordinari a Olso, secondo quanto riportato dai membri del congresso controllato dall’opposizione, rimasti, per ovvie ragioni, nell’anonimato. Le delegazioni hanno ricevuto inviti separati da un gruppo di norvegesi, ha rivelato uno dei funzionari. Tra i rappresentanti ci saranno il ministro dell’Informazione, Jorge Rodríguez, per la fazione governativa e Stalin González, membro di spicco dell’Assemblea Nazionale. E’ stato chiesto più’ volte a Maduro, durante interventi televisivi, di commentare la faccenda, ma si è limitato a dire che Rodríguez è impegnato in una missione “delicata” fuori dal Venezuela. Un funzionario del ministero norvegese degli Affari esteri, Per Wiggen, ha deciso di non rispondere alle domande sull’incontro e non ha voluto neanche confermarne l’esistenza. Ciononostante, la Norvegia già da febbraio è al lavoro per far dialogare le due parti. Il 5 marzo scorso, il ministro Ine Eriksen Soereide, aveva riferito ai legislatori che la possibilità per la Norvegia di fungere da mediatore. “Siamo in contatto con entrambe le parti in Venezuela e possiamo garantire assistenza se vorranno”, aveva dichiarato due mesi fa.

L’incontro potrebbe scongiurare l’intervento militare da parte degli Stati Uniti, principale alleato dell’opposizione venezuelana. Washington, infatti, aveva considerato l’opzione per porre fine una volta per tutte alla questione e per risollevare il Paese dalla crisi. Alcuni funzionari statunitensi hanno parlato di manovre diplomatiche ed economiche per far fuori Maduro, nonostante il leader dell’opposizione Juan Guaidó abbia annunciato l’incontro tra uno dei suoi delegati negli Stati Uniti e il comandante del Comando meridionale degli USA nella giornata di lunedì. Le due parti sono ancora molto lontane su varie questioni. L’opposizione continua a ribadire l’illegittimità dell’elezione dello scorso anno di Maduro e la necessità di un suo passo indietro. Maduro, dal canto suo, accusa l’opposizione di essere solamente dei tirapiedi degli Stati Uniti, che vogliono prendere il potere illegalmente.

L’incontro ad Oslo arriva in un momento in cui un gruppo di nazioni europee era in procinto di inviare una delegazione in Venezuela per proporre soluzioni alla crisi che imperversa nel paese. L’International Contact Group comprende otto nazioni europee, l’Unione europea e quattro paesi dell’America Latina. Il gruppo ha preso corpo a seguito dell’auto-proclamazione di Guaidó, a capo dell’Assemblea Nazionale, come presidente ad interim all’inizio di quest’anno, sfidando direttamente il governo Maduro. La principale accusa rivolta all’esecutivo è quella di portare avanti i principi socialisti del predecessore Hugo Chávez. L’opposizione, spalleggiata dagli Stati Uniti e altre 50 nazioni, ha inoltre sottolineato come la disastrosa situazione economica sia solamente una conseguenza di anni di corruzione e malgoverno. Maduro, invece, crede che i problemi del Venezuela siano stati causati dalle sanzioni imposte dagli USA recentemente.

Nella giornata di mercoledì, gli Stati Uniti hanno sospeso i voli commerciali per il trasporto di passeggeri e quelli cargo da e verso il Venezuela. Tra i motivi che metterebbero a rischio i voli, ci sono l’instabilità e le tensioni politiche. L’annuncio da parte del dipartimento di Sicurezza nazionale ha creato disagi a molti passeggeri e compagnie. Questo il comunicato: “La situazione attuale in Venezuela mette a rischio la sicurezza dei passeggeri, dei velivoli e dello staff. La sospensione continuerà fino a nuovo ordine”. La decisione sarà rivista una volta che le condizioni nel paese miglioreranno.

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