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Washington. Trump accoglie Orban alla Casa Bianca: “Ha lavorato bene sull’immigrazione”

Washington. Trump accoglie Orban alla Casa Bianca: “Ha lavorato bene sull’immigrazione”

K metro 0 – Washington – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non si è mai rifiutato di incontrare i leader messi in cattiva luce dal mondo occidentale e l’incontro di lunedì con il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ne è la testimonianza. Come Trump, Orban ha portato avanti nel corso degli anni una

K metro 0 – Washington – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non si è mai rifiutato di incontrare i leader messi in cattiva luce dal mondo occidentale e l’incontro di lunedì con il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ne è la testimonianza. Come Trump, Orban ha portato avanti nel corso degli anni una retorica anti-migranti. Queste le parole usate dal tycoon per descrivere l’ospite dello Studio Ovale: “Probabilmente, come me, un po’ controverso, ma va bene così. Va bene così. Hai fatto un buon lavoro e hai tenuto al sicuro il tuo Paese”. Il governo Trump è stato spesso caratterizzato da decisioni che hanno messo a rischio le alleanze degli USA. Si è infatti rifiutato di stringere rapporti solamente con le potenze tradizionali dell’occidente. In Ungheria, Orban è stato accusato di aver smantellato le istituzioni democratiche del Paese.

Dick Durbin, senatore per l’Illinois, ha descritto l’incontro tra i due come un “tradimento dei valori statunitensi all’estero” e ha aggiunto che Trump “ha delle pericolose preferenze nei confronti di figure autoritarie, piuttosto che nei confronti degli alleati democratici”. Orban è stato l’ultimo leader dell’Europa centrale ad ottenere un incontro con Trump, che vorrebbe accattivarsene il favore e convincerli a non avvicinarsi alla Cina e alla Russia. Il primo ministro ungherese si è dichiarato orgoglioso di essere vicino al presidente USA nella “lotta contro le migrazioni illegali, il terrorismo e nella protezione delle comunità cristiane sparse per tutto il mondo”. Sulle voci di un allontanamento dai valori democratici in Ungheria, Trump ha definito Orban “un duro”, ma ha poi aggiunto che si tratta anche di “un uomo rispettato”. “Ha fatto la cosa giusta, secondo molte persone, riguardo l’immigrazione”, ha sottolineato Trump. “Alcuni gravi problemi che sta affrontando l’Europa nascono da un approccio sbagliato, diverso da quello del primo ministro”.

Le organizzazioni Human Rights Watch e Human Rights First hanno ribadito che non solo Orban ha attaccato lo stato di diritto e i diritti umani di base in Ungheria, ma ha anche “adottato una retorica anti-migranti, anti-musulmani, anti-semita e xenofobica. Inoltre ha preso di mira organizzazioni della società civile e università che ricevono fondi da oltreoceano”.

La Casa Bianca ha confermato l’impegno dei due leader nei confronti della NATO e dei sistemi di governo democratici. Tra i temi in ballo, anche l’aumento dei controlli per i flussi migratori e le soluzioni per contrastare il commercio sleale e la prassi d’investimento della Cina. Orban è stato il primo leader ungherese a visitare lo Studio Ovale dal 2005. Il governo Obama ha criticato aspramenteOrban sulla gestione delle istituzioni democratiche. Tuttavia, i rapporti con gli Stati Uniti sono migliorati negli ultimi mesi, in parte perché è nelle intenzioni dell’Ungheria di acquistare missili a medio-raggio dagli USA per migliorare il sistema di difesa aereo del Paese.

Sono arrivate anche le prime reazioni, tra cui quella del segretario di Stato, Mike Pompeo, che ha voluto avvertire l’Ungheria: “Una Russia autoritaria non sarà mai amica della libertà e della sovranità delle nazioni più piccole”. Pompeo ha poi anche sottolineato il rischio di fare affari con a compagnia cinese di telecomunicazioni, Huawei, che affonda le proprie radici anche in Ungheria. È pericoloso permettere dare così tanto spazio alla Cina”, ha concluso. Andras Simoyi, ex ambasciatore ungherese per gli Stati Uniti, e attualmente affiliato con la George Washington University a Washington ha commentato così l’incontro tra i due leader: “Spero che in privato Trump abbia detto a Orban che gli Stati Uniti non gradiscono il fatto che l’Ungheria possa passare nella sfera d’influenza russa. Non so se lo abbia fatto, ma se lo avesse fatto, allora la visita acquisirebbe un senso. Altrimenti si tratterebbe di una perdita di tempo”.

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