K metro 0 – Bruxelles – Il Regno Unito ha avvertito le forze politiche di Stati Uniti e Iran ricordando come un conflitto armato possa nascere “anche accidentalmente”, vista l’escalation di tensioni tra i due Paesi. Il segretario di Stato USA, Mike Pompeo, era a colloquio con alcuni funzionari europei, impegnati in una corsa contro
K metro 0 – Bruxelles – Il Regno Unito ha avvertito le forze politiche di Stati Uniti e Iran ricordando come un conflitto armato possa nascere “anche accidentalmente”, vista l’escalation di tensioni tra i due Paesi. Il segretario di Stato USA, Mike Pompeo, era a colloquio con alcuni funzionari europei, impegnati in una corsa contro il tempo per salvare il trattato sul nucleare con la repubblica islamica. Il segretario britannico agli Esteri, Jeremy Hunt, ha ricordato l’importanza della questione nella giornata di lunedì, a seguito dell’annuncio da parte dell’Arabia Saudita del sabotaggio e del grave danneggiamento a discapito di due petroliere. Una era diretta negli Stati Uniti e si stava dirigendo verso la costa degli Emirati Arabi Uniti per fare rifornimento di petrolio. Da Washington è arrivato l’allarme rivolto alle compagnie di navigazione secondo cui l’“Iran o potenze vicine” potrebbero prendere di mira il traffico marittimo nella regione del Golfo. Verranno inviate alcune portaerei e bombardieri B-52 per contrastare le possibili minacce provenienti da Teheran.
“Siamo molto preoccupati del rischio di un conflitto. Potrebbe avvenire anche accidentalmente, con un’escalation non intenzionale da entrambe le parti ma che potrebbe portare ad uno scontro”, ha dichiarato il segretario britannico agli Esteri agli organi di stampa a Bruxelles. “Abbiamo bisogno di un periodo di calma per assicurarci che ognuno capisca cosa sta pensando l’altro”, ha aggiunto e ha poi ribadito di voler condividere le proprie preoccupazioni con i partner europei e con Mike Pompeo. Un anno fa, gli Stati Uniti hanno deciso di uscire dal patto sul nucleare del 2015 stretto con Teheran e altre 6 potenze mondiali, descrivendo l’accordo come ‘inutile’, visto che non avrebbe impedito all’Iran di progettare missili o di destabilizzare il Medio Oriente. I membri europei – Gran Bretagna, Francia, Germania- e l’Ue insistono sul fatto che il trattato non abbia mai avuto l’obiettivo di affrontare quelle tematiche e che ha comunque sortito effetti sulle ambizioni nucleari dell’Iran. La scorsa settimana, il presidente iraniano, Hassan Rouhani, ha minacciato di riprendere l’arricchimento del proprio uranio se entro 60 giorni i paesi firmatari non dovessero proteggere l’Iran dalle sanzioni imposte dal presidente USA, Donald Trump.
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, ha descritto le osservazioni che suggeriscono che l’Iran possa rinnegare l’accorso come “molto preoccupanti”, considerato che l’Ue sta ancora rispettando il patto e sta cercando di rafforzare l’economia del Paese. Hunt ha sottolineato l’importanza di assicurarsi che l’Iran non riprenda le attività legate al nucleare, aggiungendo che “se l’Iran diventasse una potenza nucleare, anche le nazioni vicine vorrebbero diventarlo. Stiamo parlando della regione più instabile del mondo, sarebbe un passo nella direzione sbagliata”. Il segretario agli Esteri britannico ha poi incontrato la sua controparte francese, quella tedesca e l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini.
Pompeo ha incontrato i ministri individualmente e non in seduta comune e ha preferito non parlare con gli organi di stampa, né all’arrivo né all’uscita dal quartier generale dell’Ue. Nella giornata di oggi incontrerà il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov a Sochi. Lavorv si è rivolto all’Europa consigliando di difendere il patto sul nucleare. Si aspettava, in realtà, che Pompeo cercasse di convincere le potenze europee ad abbandonare il trattato. Il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, ha raccontato che è stato più volte ricordato a Pompeo che “la preoccupazione riguarda le tensioni nella regione e la possibilità di un’escalation militare” e l’importanza dell’accordo sul nucleare: “Non vedo soluzioni migliori di questa. Per questo credo sia importante e ragionevole cercare di salvaguardarlo e prevenire un ulteriore peggioramento della situazione”.