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Bruxelles, il sistema giudiziario rumeno ancora oggetto di critiche da parti dell’Ue

Bruxelles, il sistema giudiziario rumeno ancora oggetto di critiche da parti dell’Ue

K metro 0 – Bruxelles – Da diverso tempo la Commissione Ue ha contestato il modo di amministrare il sistema giudiziario in Romania. In una lettera inviata venerdì scorso alle autorità politiche di Bucarest dal vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, c’è un avvertimento: “La Commissione europea agirà senza ritardo per contrastare le maggiori preoccupazioni

K metro 0 – Bruxelles – Da diverso tempo la Commissione Ue ha contestato il modo di amministrare il sistema giudiziario in Romania.

In una lettera inviata venerdì scorso alle autorità politiche di Bucarest dal vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, c’è un avvertimento: “La Commissione europea agirà senza ritardo per contrastare le maggiori preoccupazioni sullo Stato di diritto in Romania, applicando il dispositivo per il rispetto delle regole comunitarie a riguardo”. Con questa comunicazione, l’Unione europea ha sollecitato la Romania ad agire in fretta per affrontare i problemi sollevati da Bruxelles. Le interferenze nell’indipendenza del sistema giudiziario e nella lotta alla corruzione, che riguarda anche la gestione dei fondi Ue, nonché i recenti emendamenti al Codice penale approvati dal governo rumeno, sono le maggiori preoccupazioni dell’Unione europea.

Nella lettera firmata da Timmermans c’è anche scritto: “Nel Paese si sta verificando una progressiva cancellazione dei progressi compiuti negli ultimi anni e le questioni identificate e le raccomandazioni formulate da Bruxelles per alleviare queste preoccupazioni non sono state affrontate”.

Il portavoce dell’Ue, Margaritis Schinas, ribadendo i contenuti della lettera di Timmermans, ha sottolineato: “Se non saranno apportati gli interventi necessari e se ci saranno ulteriori passi indietro, come la promulgazione delle ultime modifiche al Codice penale, la Commissione applicherà il quadro legale sullo stato di diritto e sospenderà il meccanismo di controllo e verifica. Si tratta dell’ultimo avvertimento prima di avviare l’iter per la procedura di infrazione. Al momento, vogliamo aiutare le autorità a trovare soluzioni e siamo pronti a impegnarci in un dialogo attivo”.

La Romania sta per concludere il suo semestre di presidenza di turno dell’UE: partito, tuttavia, coi pesanti dubbi sollevati da Bruxelles sull’effettiva capacità del paese di svolgere adeguatamente questo compito.

La Romania è membro dell’Unione Europea dal 1° gennaio del 2007. Per Bucarest si tratta del primo semestre alla presidenza del Consiglio dell’Unione. Un Paese, la Romania, che non ha ancora completato del tutto l’adesione all’Euro e allo spazio Schengen. La moneta ufficiale, infatti, è ancora il Leu romeno ma l’obiettivo, secondo il vicegovernatore della Banca nazionale della Romania Bogdan Olteanu, è quello di entrare nell’eurozona nel 2022-2023.

 

di Salvatore Rondello

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