K metro 0 – Bruxelles – Cresce sempre di più l’attesa per le elezioni europee, in programma per i giorni 23-26 maggio, e giusto in procinto dell’inizio delle procedure di voto, 21 capi di Stati membri dell’Unione Europea, compreso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno firmato un appello congiunto al voto per le elezioni
K metro 0 – Bruxelles – Cresce sempre di più l’attesa per le elezioni europee, in programma per i giorni 23-26 maggio, e giusto in procinto dell’inizio delle procedure di voto, 21 capi di Stati membri dell’Unione Europea, compreso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno firmato un appello congiunto al voto per le elezioni europee 2019.
“Vogliamo un’Europa forte e integrata” scrivono i presidenti di 21 Paesi nell’appello, che, proprio per rimarcare tale concetto, ha un titolo che non lascia dubbi: “È la migliore idea che abbiamo mai avuto”, riferendosi ovviamente all’UE.
Nel documento si legge chiaramente la volontà di un’Europa unita e coesa: “Abbiamo bisogno di un’Unione europea forte, un’Unione dotata di istituzioni comuni, un’Unione che riesamina costantemente con occhio critico il proprio lavoro ed è in grado di riformarsi, un’unione costruita sui propri cittadini e che ha nei suoi stati membri la propria base vitale”.
Il documento è stato redatto rivolgendosi direttamente ai cittadini europei: “Le elezioni del 2019 hanno un’importanza speciale: siete voi, cittadini europei, a scegliere quale direzione prenderà l’Unione Europea. Noi, Capi di Stato di Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Finlandia, ci appelliamo quindi a tutti i cittadini europei che hanno diritto a farlo affinchè partecipino alle elezioni per il Parlamento europeo a fine maggio prossimo”, conclude l’appello.
Uno per uno i presidenti hanno firmato il documento, spiegando che quest’Europa “ha necessità di un vivace dibattito politico su quale sia la direzione migliore per il futuro, a partire dalla base fornita dalla Dichiarazione di Roma del 25 marzo 2017. L’Europa è in grado di sostenere il peso di un dibattito che includa un’ampia gamma di opinioni e di idee. Ma non si deve ritornare a un’Europa nella quale i Paesi siano avversari piuttosto che partner alla pari”. E aggiungono che “La nostra Europa unita ha bisogno di un voto forte da parte dei popoli, ed è per questo che vi chiediamo di esercitare il vostro diritto a votare. È un voto sul nostro comune futuro europeo”.
Oltre Mattarella, i firmatari sono del bulgaro Rumen Radev, il ceco Milo Zeman Presidente, il tedesco Frank-Walter Steinmeier, l’estone Kersti Kaljulaid, l’irlandese Michael D. Higgins, il greco Prokopios Pavlopoulos, il francese Emmanuel Macron, la croata Kolinda Grabar-Kitarovi, il cipriota Nicos Anastasiadis, il lettone Raimonds Vjonis Presidente della Repubblica di Lettonia, la lituana Dalia Grybauskait Presidente, l’ungherese Jànos der, il maltese George Vella, l’austriaco Alexander Van der Bellen, il polacco Andrzej Duda Presidente, il portoghese Marcelo Rebelo de Sousa, il romeno Klaus Iohannis Presidente di Romania, lo sloveno Borut Pahor Presidente, lo slovacco Andrej Kiska, il finlandese Sauli Niinisto.
Di Tosca Di Caccamo