fbpx

Lituania. Per le elezioni europee, 16 liste per 11 seggi

Lituania. Per le elezioni europee, 16 liste per 11 seggi

K metro 0 – Vilnius – In Lituania, ben sedici liste elettorali si contendono gli 11 seggi al Parlamento europeo per le elezioni che si terranno il 26 maggio. In lizza ci sono i 10 partiti politici, una coalizione di partiti e cinque liste civiche. Tutte le liste registrate alle elezioni dovevano raccogliere 10.000 firme. Nel

K metro 0 – Vilnius – In Lituania, ben sedici liste elettorali si contendono gli 11 seggi al Parlamento europeo per le elezioni che si terranno il 26 maggio. In lizza ci sono i 10 partiti politici, una coalizione di partiti e cinque liste civiche. Tutte le liste registrate alle elezioni dovevano raccogliere 10.000 firme. Nel 2014, c’erano 10 liste che partecipavano alle elezioni del Parlamento europeo, e nessuna lista civica.

In Lituania si vota con un sistema proporzionale in un’unica circoscrizione nazionale. La soglia di sbarramento è al 5%. Prima delle elezioni europee i lituani si recheranno alle urne domenica prossima, il 12 maggio, per eleggere il presidente. Tra i candidati in corsa per la successione di Dalia Grybauskaitė, prima donna presidente del Paese, c’è il commissario europeo alla Salute, Vytenis Andriukaitis (Socialisti). Grybauskaite sta portando a termine il suo secondo mandato cominciato nel 2014. Eletta per la prima volta presidente nel 2009, era stata la prima commissaria Ue per la Lituania tra il 2004 e il 2009, durante la prima Commissione Barroso.

Il 26 maggio è anche la data dell’eventuale secondo turno delle elezioni presidenziali. I lituani hanno già votato per le elezioni comunali e in molti collegi è stato necessario un ballottaggio per eleggere il sindaco e i consiglieri comunali.

Dunque, per le elezioni europee, molti lituani si recheranno alle urne per la quarta volta nel giro di tre mesi.

In Lituania il voto non è obbligatorio, ma almeno metà degli elettori si presenterà comunque alle urne. È un buon risultato se paragonato a molti Paesi europei. Di sicuro il fatto che le elezioni europee si terranno contemporaneamente all’ eventuale secondo turno delle presidenziali contribuirà a un’affluenza elevata. Se si eleggesse solo il Parlamento europeo, potrebbe non esserci una grande partecipazione. Nel 2009, per esempio, alle europee votò appena il 20 per cento degli elettori.

I lituani considerano la generosità dell’Unione europea, che finanzia la costruzione di nuove strade, nuove piazze e nuove facciate per le scuole. Quando Grybauskaitė, attuale presidente uscente, comparve nelle trasmissioni della Bbc o della Cnn per spiegare la posizione dell’Europa sulla Brexit i social network lituani hanno espresso tutto l’orgoglio di un piccolo paese per la loro leader.

Diversamente da altri paesi dell’Europa orientale, gli stati baltici hanno adottato la moneta unica senza grandi ritardi, dando prova di un’estrema disciplina finanziaria. L’aggressione russa contro l’Ucraina ha colpito profondamente la società, cancellando ogni residua nostalgia post-sovietica. Oggi i lituani percepiscono l’Unione europea e la Nato come gli unici garanti della sicurezza nazionale.

Oggi la Lituania è uno dei paesi più solidi tra i dieci che sono entrati nell’Unione europea nel 2004. Negli ultimi quindici anni, in termini di crescita del Pil pro capite, la Lituania ha ottenuto i maggiori progressi rispetto agli altri stati dell’Unione. Un tempo tranquilla provincia post-sovietica, ha saputo avvicinarsi ai paesi europei del sud in termini di standard di vita. Vilnius, con la sua splendida architettura barocca, è una capitale europea dinamica con l’ambizione di diventare il centro della tecnologia finanziaria dell’Unione.

La Lituania non crea problemi alla UE, diversamente dall’Ungheria di Viktor Orbán o dalla Polonia governata dalle retrovie da Jarosław Kaczyński. Forse, in passato le grandi capitali europee hanno provato un po’ di fastidio per la russofobia dei lituani, ma dopo l’occupazione della Crimea quel sentimento si è rivelato un’intuizione fondata. I lituani di solito non criticano l’Unione e i populisti locali trovano nemici sul fronte interno, non in Europa.

Nel paese è abbastanza diffuso un sentimento di amicizia nei confronti dell’Unione europea, un sentimento che di recente ha continuato a rafforzarsi.

Ma questo non significa che i lituani siano diventati più consapevoli del ruolo dell’Unione o più solidali con i problemi degli altri stati. Crisi del debito? Disoccupazione giovanile? Sono problemi dell’Europa del sud. Flusso di migranti? Che se ne occupino l’Italia, la Svezia, la Germania o la piccola Malta. Probabilmente i lituani si preoccupano unicamente della Brexit, perché riguarda decine di migliaia di famiglie di lituani che vivono e lavorano nel Regno Unito.

Di conseguenza, pur avendo ottenuto enormi benefici dall’adesione all’Unione, oggi, la Lituania non provano ambizioni per questo nuovo turno di elezioni europee.

Le elezioni europee, quindi, non diventeranno un campo di battaglia della politica nazionale. Lo scontro sarà tra il partito conservatore Unione per la patria, Democristiani lituani (Ts-Lkd) guidato da Gabrielius Landsbergis, nipote di quel Vytautas Landsbergis che ha portato il paese all’indipendenza, e il partito populista Unione dei verdi e contadini lituani (Lvžs), governato con il pugno di ferro da Ramūnas Karbauskis, milionario del settore agricolo.

In passato, Karbauskis è stato famoso per la sua opposizione all’ingresso della Lituania nella Nato e nell’Unione. Attualmente gestisce il governo di maggioranza da dietro le quinte (ufficialmente è solo presidente della commissione parlamentare per la Cultura, di importanza trascurabile) e di recente non ha mosso alcuna critica all’Europa, fatta eccezione per la disparità di pagamenti tra gli agricoltori lituani e quelli francesi.

In Lituania le elezioni europee serviranno a capire se la popolazione si fida ancora dell’Lvžs, vincitore delle elezioni politiche due anni e mezzo fa, o se invece tornerà a scegliere i partiti tradizionali, che avevano perso sostegno a causa delle lotte intestine e degli scandali di corruzione. Inoltre, è probabile che alcuni seggi al parlamento europeo siano conquistati da novizi della politica.

 

di Salvatore Rondello

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: