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Romania. Vertice Sibiu: L’UE ha bisogno di traguardi nuovi, ambiziosi, realistici e mirati per il prossimo ciclo politico

Romania. Vertice Sibiu: L’UE ha bisogno di traguardi nuovi, ambiziosi, realistici e mirati per il prossimo ciclo politico

Il 9 maggio 2019 i leader dell’UE si riuniranno a Sibiu, come proposto dal Presidente Juncker nel discorso sullo stato dell’Unione del 2017, per discutere della prossima agenda strategica dell’UE per il periodo 2019-2024. K metro 0 – Bruxelles – L’UE ha ora bisogno di traguardi nuovi, ambiziosi, realistici e mirati per il prossimo ciclo

Il 9 maggio 2019 i leader dell’UE si riuniranno a Sibiu, come proposto dal Presidente Juncker nel discorso sullo stato dell’Unione del 2017, per discutere della prossima agenda strategica dell’UE per il periodo 2019-2024.

K metro 0 – Bruxelles – L’UE ha ora bisogno di traguardi nuovi, ambiziosi, realistici e mirati per il prossimo ciclo politico. Cinque anni fa il Consiglio europeo ha definito una vasta agenda strategica per l’Unione in una fase di cambiamento, che ha assunto forma più nitida con le 10 priorità politiche del Presidente Jean-Claude Juncker, sviluppate durante la campagna elettorale e in dialogo con gli Stati membri e il Parlamento europeo.

I leader procederanno a uno scambio di opinioni sulle sfide e sulle priorità dell’UE nei prossimi anni. L’attuale agenda era stata concordata nel giugno 2014 dal Consiglio europeo, dando vita alle 10 priorità politiche della Commissione Juncker. Cinque anni dopo, le iniziative prese per conseguire queste priorità hanno prodotto risultati tangibili per i cittadini, nonostante alcune difficoltà impreviste che sono tuttora fonte di gravi problemi per l’Unione. Sulla base delle raccomandazioni politiche sul modo in cui l’Europa potrà plasmare il futuro che l’attende, presentate la settimana scorsa, la Commissione riesamina oggi i risultati ottenuti negli ultimi cinque anni.

Il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha dichiarato: “Quando ho assunto le mie funzioni ho dichiarato che quella era la nostra ultima possibilità di dimostrare agli europei che l’Unione lavora per loro. Negli ultimi cinque anni mi sono adoperato con costante impegno per tener fede alle promesse fatte. Se in alcuni ambiti ritengo che abbiamo superato le aspettative, in altri non è stato possibile realizzare quello che ci eravamo prefissati. Sono convinto tuttavia che siamo sempre intervenuti sui temi più importanti. Ora l’Unione deve guardare avanti, imparando dalle esperienze e prendendo le mosse dai suoi successi. Dobbiamo essere più ambiziosi e determinati che mai.”

Solidi risultati nel tempo

Le 10 priorità della Commissione Juncker riguardavano ciò che stava più a cuore agli europei: rilanciare l’occupazione, la crescita e gli investimenti, potenziare l’equità sociale, gestire la migrazione, attenuare le minacce alla sicurezza, sfruttare le opportunità offerte dalla transizione digitale ed energetica, dare all’UE un ruolo più incisivo a livello mondiale e rafforzare la trasparenza e la legittimità democratica.

Entro l’estate 2018 la Commissione Juncker aveva presentato tutte le proposte legislative per le quali si era impegnata a inizio mandato, formulandone in totale 471 nuove e portandone avanti 44 presentate dalle Commissioni precedenti. Di queste proposte, 348 sono state adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio o ne hanno ottenuto l’accordo nel corso del mandato attuale.

Le 20 schede informative pubblicate oggi dalla Commissione dimostrano come l’UE sia riuscita a rispettare gli impegni presi nel 2014 nell’agenda strategica del Consiglio europeo e nelle dieci priorità politiche della Commissione Juncker.

Prospettive

La scorsa settimana la Commissione europea ha presentato una serie di raccomandazioni politiche sul modo in cui l’Europa potrà plasmare il futuro che l’attende in un mondo sempre più multipolare e incerto. La Commissione raccomanda che l’agenda strategica dell’UE per il periodo 2019-2024 si concentri su 5 dimensioni fondamentali:

un’Europa che protegge, perché nel mondo di oggi la pace è potere;

un’Europa competitiva che investe nelle tecnologie di domani e sostiene le nostre maggiori risorse: il mercato unico, la nostra industria e la nostra moneta comune;

un’Europa equa che difende i nostri principi fondamentali in materia di uguaglianza, Stato di diritto e giustizia sociale nel mondo moderno;

un’Europa sostenibile che assume la guida dello sviluppo sostenibile e della lotta ai cambiamenti climatici;

un’Europa influente, che cerca di proteggere e aggiornare il sistema basato sul regole che finora ci è stato così utile.

 La riunione dei leader dell’UE a 27 a Sibiu può fare tesoro di questa esperienza per definire nuovi orientamenti politici e nuove priorità per l’Unione in vista delle elezioni del Parlamento europeo del 23-26 maggio 2019 e del cambio di leadership politica delle istituzioni dell’UE che ne scaturirà.

Il Presidente Juncker rappresenterà la Commissione europea alla riunione informale dei capi di Stato o di governo dell’UE a 27 che si terrà a Sibiu il 9 maggio 2019. Parteciperà prima, insieme al Presidente rumeno Iohannis, a un dialogo con i cittadini che inizierà alle ore 18 CET dell’8 maggio 2019.

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