fbpx

Maltempo. Un maggio straordinariamente freddo in Italia e in gran parte dell’Europa

Maltempo. Un maggio straordinariamente freddo in Italia e in gran parte dell’Europa

K metro 0 – Italia -In questo mese di maggio è proprio il caso di dire: ‘mala tempora currunt’. Il maltempo è arrivato in Italia la prima domenica di maggio, portando piogge, vento, neve e autentiche bufere con disagi, danni e anche alcune vittime da Nord a Sud. Sembra un’appendice dell’inverno. Era da 62 anni

K metro 0 – Italia -In questo mese di maggio è proprio il caso di dire: ‘mala tempora currunt’.

Il maltempo è arrivato in Italia la prima domenica di maggio, portando piogge, vento, neve e autentiche bufere con disagi, danni e anche alcune vittime da Nord a Sud. Sembra un’appendice dell’inverno. Era da 62 anni che sull’Italia non si abbatteva una simile ondata di freddo in piena primavera (parziale eccezione, la primavera-estate del 2014, caratterizzata soprattutto da temperature notevolmente al di sotto della media), con milioni di danni per l’agricoltura.

Tra i danni più rilevanti, quelli al Duomo di Vigevano colpito da un fulmine e da forti raffiche di vento. Dopo la caduta di calcinacci dal campanile è stato chiuso.

Vicino a Mantova il treno per Milano delle 8.40, appena partito dalla stazione, ha urtato un albero caduto sui binari per il maltempo. Fortunatamente passeggeri e macchinisti non hanno riportato conseguenze. Il convoglio è stato fermato per le verifiche tecniche.

Tutta la Lombardia è finita sotto un’ondata di maltempo: una forte grandinata si è abbattuta su Milano, piante cadute e allagamenti nel Lecchese, neve sulla Grigna, una bufera sul lago di Garda, con venti sino a 100 km orari. Proprio il vento forte ha scoperchiato il tetto del centro sportivo a Lonato del Garda, mentre a Rivoltella la strada statale è stata bloccata per alcune ore a causa della caduta di un cipresso.

Disagi anche per il traffico aereo: tre voli diretti a Malpensa sono stati dirottati su Orio al Serio, per un forte temporale che si è abbattuto nella zona di Varese. In Alto Adige la neve è caduta sino ai 500 metri di quota e sulle Dolomiti si sono registrati anche 20-30 centimetri di neve fresca.

Un pescatore è disperso. Si tratta di un romeno che insieme a quattro connazionali si era riparato in auto vicino a Valeggio sul Mincio. La vettura, a cui non era stata inserita la marcia né il freno a mano, è finita nel fiume. Quattro uomini sono stati salvati da altri pescatori prima che la macchina si inabissasse, ma un quinto è stato portato via dalla corrente con l’auto.

Un altro disperso in provincia di Varese è un 75enne che, nonostante il maltempo, si era allontanato da casa nelle prime ore del mattino, in un’area boschiva del comune di Vergiate.

Un turista tedesco di 65 anni è infine morto nella riserva naturale Isole dello Stagnone a Marsala, nel Trapanese, mentre si accingeva a un’uscita in kitesurf. L’uomo non aveva indossato le dotazioni di sicurezza come giubbotto e caschetto, e stava per entrare in acqua quando, a causa del forte vento, la vela del kite si è gonfiata e lo ha sollevato, scaraventandolo contro il parabrezza di un’auto parcheggiata lungo la riva.

Ma non finisce qui. Dopo la tregua di oggi, è in arrivo una nuova perturbazione. Tra mercoledì 8 e giovedì 9 maggio, l’anticiclone dovrebbe estendersi sull’Europa occidentale, ma si troverà troppo a Nord, verso le Isole Britanniche.

Così, lungo il suo bordo destro, si metterà in moto l’ennesimo fronte freddo dalla Scandinavia; il quale, dopo aver dilagato sull’Europa centrale, con molta probabilità raggiungerà anche i Balcani ed il Mediterraneo centrale, interessando pure l’Italia.

Ad oggi si prevede un sabato 11 maggio instabile al Nord con qualche pioggia o rovescio sparso, specie sul Nordest: in recrudescenza serale quando entrerà l’aria fredda e avremo la possibilità di temporali localmente intensi (ancora una volta più diffusi sul Nordest, probabilmente poco o nulla sul Nordovest).

Domenica 12 maggio, probabile maltempo al Sud e zone adriatiche con fenomeni diffusi e a tratti intensi, accompagnati da grandine; residue piogge sulle zone centrali tirreniche ma con tendenza a miglioramento, mentre tornerebbe il sole al Nord, salvo residue piogge su Romagna e alto Adriatico.

Il tutto verrà accompagnato da un nuovo calo delle temperature, specie sul versante adriatico, con venti anche forti di tramontana e grecale, mari agitati e ulteriori nevicate sia su Alpi che Appennino centro-settentrionale, a tratti fin sotto i 1500m.

Mancano ancora diversi giorni: si tratta di una linea di tendenza generale, che comunque ha discrete possibilità di realizzarsi.

Il mondo non finisce mai di stupire gli uomini, che restano impotenti e ignorano ancora come hanno origine le forze della natura e quando si manifestano. Non solo i meteorologi, però, ma anche ambientalisti, economisti e politici devono tenere attentamente sotto osservazione queste stranezze del clima. Che, se dovessero cronicizzarsi, potrebbero risultare spie significative di quel cambiamento climatico (con aumenti della temperatura media in tutto il mondo, ondate di calore e di siccità, ma anche, all’opposto, ondate di freddo intenso) contro cui, in gran parte dei Paesi industrializzati, si sta formando quel nuovo movimento ambientalista che – frettolose esaltazioni di alcuni mass-media a parte – rappresenta senz’altro una delle novità politiche più interessanti di questo 2019.

 

di Salvatore Rondello

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: