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Viterbo. Commerciante ucciso in pieno giorno durante una rapina

Viterbo. Commerciante ucciso in pieno giorno durante una rapina

K metro 0 – Lazio – Omicidio in pieno giorno a Viterbo. A pochi giorni dagli arresti di un consigliere comunale e un militante di Casapound accusati di una violenza sessuale su una donna all’interno di un circolo privato, un altro episodio violento scuote la tranquilla città della Tuscia. Il titolare di una jeanseria è

K metro 0 – Lazio – Omicidio in pieno giorno a Viterbo. A pochi giorni dagli arresti di un consigliere comunale e un militante di Casapound accusati di una violenza sessuale su una donna all’interno di un circolo privato, un altro episodio violento scuote la tranquilla città della Tuscia. Il titolare di una jeanseria è stato ucciso nel suo negozio nel centro storico della cittadina, nello stesso quartiere in cui si trova il locale teatro del presunto stupro. Si ipotizza che possa trattarsi di un tentativo di rapina finita male anche se non si esclude per ora nessuna pista.

Erano da poco passate le 13.30 quando è scattato l’allarme. Alcuni vicini, insospettiti dal fatto che il negozio fosse ancora aperto, sono entrati e hanno trovato il corpo del commerciante 74enne Norveo Fedeli, riverso a terra in una pozza di sangue vicino la cassa. Inutile l’intervento degli operatori del 118 che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. L’uomo aveva il cranio fracassato e sul capo ci sarebbe l’impronta di una scarpa. Per chi indaga sarebbe stato colpito varie volte alla testa con un oggetto contundente, forse una spranga o uno sgabello. Nel negozio è stata ritrovata una scia di sangue fino all’entrata: forse la vittima ha tentato di trascinarsi fino all’esterno per chiedere aiuto.

A coordinare le indagini, affidate alla squadra mobile di Viterbo, la pm Eliana Dolce. Sul posto la polizia scientifica ha lavorato per ore per poter trovare impronte e altri elementi utili per risalire ai responsabili. Al vaglio le immagini di videosorveglianza della zona che potrebbero aver inquadrato gli aggressori prima di entrare nel negozio o durante la fuga. Gli investigatori stanno ascoltando anche abitanti e commercianti che potrebbero aver notato o sentito qualcosa. Probabilmente Fedeli che abitava accanto al suo negozio stava per chiudere la jeanseria per la pausa pranzo quando gli aggressori sono entrati all’interno. L’uomo è stato colpito più volte con un oggetto metallico come una spranga o forse anche uno sgabello. La notizia del violento omicidio ha sconvolto non solo chi conosceva personalmente il commerciante ma l’intera Tuscia. In molti descrivono Norveo Fedeli come “un uomo buono e gentile, una persona perbene”. Tra chi vive e abita in zona qualcuno non esita a dire: “Ora abbiamo paura”.

 

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