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Orban e Salvini in visita al muro ‘anti-migranti’: “Italia e Ungheria hanno posizioni condivise sulla necessità di proteggere le frontiere europee”

Orban e Salvini in visita al muro ‘anti-migranti’: “Italia e Ungheria hanno posizioni condivise sulla necessità di proteggere le frontiere europee”

K metro 0 – Budapest – Due dei maggiori critici delle politiche europee sulle migrazioni di massa, hanno visitato il muro ‘anti-migranti’ nel confine meridionale dell’Ungheria nella giornata di giovedì. Il ministro dell’interno italiano, Matteo Salvini, è infatti in visita al primo ministro ungherese, Viktor Orban. Durante l’incontro si è parlato soprattutto di immigrazione e

K metro 0 – Budapest – Due dei maggiori critici delle politiche europee sulle migrazioni di massa, hanno visitato il muro ‘anti-migranti’ nel confine meridionale dell’Ungheria nella giornata di giovedì. Il ministro dell’interno italiano, Matteo Salvini, è infatti in visita al primo ministro ungherese, Viktor Orban. Durante l’incontro si è parlato soprattutto di immigrazione e di gestione dei flussi, a poche settimane dall’inizio delle elezioni europee. Orban e Salvini si sono incontrati al confine con la Serbia, dove nel 2015 è stata messa in piedi una recinzione per tener fuori i rifugiati in cerca di una ‘via’ per raggiungere l’Europa.

Il leader ungherese ha ribadito che il suo Paese ha costruito il tutto investendo 1 miliardo di euro, senza ricevere alcun supporto da parte dell’Unione europea. La nuova proposta è quella di istituire un consiglio dei ministri dell’Interno dei 26 Paesi nell’area di Schengen in regime di esenzione che possa gestire la questione, deresponsabilizzando quindi il ramo esecutivo dell’Ue. “I cittadini europei dovrebbero ascoltare l’Ungheria e l’Italia sul tema della gestione delle frontiere, non il presidente francese Macron”, ha dichiarato Orban, riferendosi al leader europeista francese. I due si sono riuniti anche nell’ufficio del primo ministro a Budapest, capitale dell’Ungheria. Tra i temi sul tavolo ci sono state anche le prossime elezioni per il Parlamento europeo, che si terranno dal 23 al 26 maggio. Nella corrente legislatura dell’Ue, il partito della Lega fa parte del gruppo di destra Europa delle Nazioni e della Libertà. Ciononostante, il leader Salvini nelle scorse settimane ha lavorato ad una nuova alleanza tra i partiti euroscettici di tutta Europa, con lo scopo di influenzare le politiche dell’Unione. L’obiettivo, secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Interno italiano, è quello di “governare l’Europa in modo diverso da quanto fatto in passato”, soprattutto nell’approccio a tematiche come l’economia e le migrazioni. “Faccio parte di una forte alleanza che non esisteva in passato. Non la definirei di destra, piuttosto un’alternativa ai burocrati”. Se la Lega e gli altri partiti similari dovessero far bene alle prossime elezioni, potrebbero attrarre anche Orban. Il partito del leader ungherese è stato bandito dal gruppo del Partito Popolare Europeo, il più ampio all’interno del Parlamento europeo, visti i timori provenienti dalla strada antidemocratica imboccata dall’Ungheria.

Il primo ministro ungherese ha pronosticato che l’Europa verrà guidata da partiti a pro- o anti-immigrazione dopo le elezioni. “Ci farebbe piacere se il Partito Popolare, diviso sul tema delle migrazioni, cooperasse con le forze anti-immigrazione”, ha dichiarato. L’incontro non è di certo passato inosservato, soprattutto al leader della CSU tedesca, Markus Soeder, uno dei principali membri del Partito Popolare europeo. L’attuale governatore della Baviera ha descritto la riunione tra i due come “un segnale sbagliato” da mandare dopo la sospensione di Fidesz. Salvini ha dichiarato inoltre che il Parlamento europea debba avere una maggiore autorità sulle decisioni, togliendone ai tecnocrati e ai burocrati di Bruxelles, che secondo il ministro dell’Interno italiano, hanno il controllo sulla maggior parte delle politiche, dall’ambiente all’agricoltura. Il leader della Lega ha incontrato anche la sua controparte ungherese, Sandor Pinter, e anche qui è stata discussa la tematica delle migrazioni. “La posizione nostra e dell’Ungheria è identica. Italia e Ungheria hanno posizioni condivise sulla necessità di proteggere le frontiere europee e bloccare il traffico di esseri umani – ha spiegato -. Il problema non è redistribuire i migranti, ma impedire che ne arrivino altri” e ha poi sottolineato che l’obiettivo comune dei due Paesi è quello di “rivedere tutti gli accordi commerciali e finanziari con i paesi extraeuropei che non agevolano i rimpatri dei loro connazionali”.

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