K metro 0 – Roma – Alla fine, il Sì della Camera per la commissione monocamerale d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni è stato approvato all’unanimità. La commissione avrà il potere di completare le indagini e avrà gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria ma non la funzione giurisdizionale che è in capo
K metro 0 – Roma – Alla fine, il Sì della Camera per la commissione monocamerale d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni è stato approvato all’unanimità. La commissione avrà il potere di completare le indagini e avrà gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria ma non la funzione giurisdizionale che è in capo alla magistratura. Venti deputati avranno il compito di «raccogliere tutti gli elementi utili per l’identificazione dei responsabili della morte di Giulio Regeni nonché delle circostanze del suo assassinio». E «verificare fatti, atti e condotte commissive e omissive che abbiano costituito o costituiscano ostacolo, ritardo o difficoltà per l’accertamento giurisdizionale delle responsabilità relative alla morte di Giulio Regeni, anche al fine di valutare eventuali iniziative normative per superare, nel caso di specie e per il futuro, simili impedimenti, nonché per incrementare i livelli di protezione delle persone impegnate in progetti di studio e di ricerca all’estero, in funzione di prevenzione dei rischi per la loro sicurezza e incolumità».
Una vittoria per il presidente Fico, e un messaggio a chi pensa che lo Stato italiano abbia dimenticato il dottorando di Cambridge trovato morto tre anni fa sulla strada tra Alessandria e il Cairo, nelle vicinanze di una prigione dei servizi segreti egiziani, con evidenti segni di tortura sul corpo e sul viso.
Il presidente della Camera Fico manda un messaggio chiaro al presidente egiziano Al Sisi: “Per me le parole di Al Sisi non hanno alcun senso; alle parole devono seguire i fatti e se non seguono i fatti, rimangono solo parole. Sono tre anni che abbiamo solo parole”, continua Fico. “Dopo tre anni – insiste – dovevamo avere o la verità o almeno l’inizio di un processo in Egitto. Questo non è stato possibile, quindi ben venga la commissione. Questo è anche un messaggio a chi pensa che lo Stato e il Parlamento si siano dimenticati di Giulio Regeni. Invece andiamo avanti fino in fondo per ottenere la verità per un ragazzo, un nostro ragazzo. Il Parlamento non si fermerà mai. Oggi il voto senza contrari di quest’aula lo conferma”.
Massimo Ungaro parla a nome dei Dem. in un appassionato discorso ha chiesto di “accertare i colpevoli della sua morte e con lui le centinaia di giornalisti dissidenti e oppositori che ogni giorno scompaiono nelle carceri di al-Sisi”. – “Diciamolo chiaramente, diciamolo in quest’aula: la Repubblica araba d’Egitto diretta dal generale-faraone al Sisi, ci sta prendendo in giro”.