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Svezia. Lo sciopero dei piloti della Scandinavian Airlines prosegue: lunedì e martedì più di 1.200 voli cancellati 

Svezia. Lo sciopero dei piloti della Scandinavian Airlines prosegue: lunedì e martedì più di 1.200 voli cancellati 

K metro 0 – Stoccolma -La Scandinavian Airlines (SAS) ha annunciato la cancellazione di più di 1.200 voli, programmati per le giornate di lunedì e martedì, dopo che i piloti sono entrati nel terzo giorno di proteste domenica, mandando in fumo i voli di centinaia di passeggeri. Venerdì, infatti, il personale della SAS ha indetto

K metro 0 – Stoccolma -La Scandinavian Airlines (SAS) ha annunciato la cancellazione di più di 1.200 voli, programmati per le giornate di lunedì e martedì, dopo che i piloti sono entrati nel terzo giorno di proteste domenica, mandando in fumo i voli di centinaia di passeggeri. Venerdì, infatti, il personale della SAS ha indetto uno sciopero per contestare il fallimento delle trattative riguardanti gli stipendi. Tre quarti dei voli della compagnia aerea sono stati cancellati e nei giorni scorsi circa 280mila passeggeri ne hanno subito gli effetti.

Questo quanto si legge nella nota rilasciata dalla Scandinavian Airlines: “Siamo profondamente dispiaciuti che i nostri clienti debbano affrontare la cancellazione dei voli dei prossimi due giorni. Lo sciopero dei piloti riguarderà 61mila passeggeri e 667 voli in Scandinavia per la giornata di lunedì mentre per quella di martedì riguarderà 49mila passeggeri e 546 partenze”. Gli ostacoli nelle trattative tra le parti sembrano insormontabili: il sindacato dei piloti svedesi e danesi, la SAS, e l’associazione dei datori di lavoro norvegese (NHO) hanno sottolineato, nella giornata di domenica, che non ci sono stati ulteriori contatti tra le parti. Karin Nyman, direttrice della comunicazione della Scandinavian Airlines, ha dichiarato che si sta lavorando al fine di trovare una soluzione: “Vogliamo tornare a negoziare il prima possibile perché solo al tavolo delle trattative si può trovare un accordo”.

La compagnia creata dopo la Seconda guerra mondiale, che rimane in parte di proprietà del governo svedese e del governo danese, si è dichiarata disponibile al rinnovo dei negoziati ma ha avvertito che assecondare le richieste dei piloti significherebbe danneggiare gravemente la società. Le organizzazioni imprenditoriali dell’industria aeronautica in Svezia hanno descritto le rivendicazioni dei piloti come ‘estreme’. E’ pervenuta, infatti, l’istanza di aumento di stipendio del 13%, su un salario già considerato alto, di 93mila corone svedesi al mese (8.758 euro).

La SAS Pilot Group, unione sindacale che rappresenta il 95% dei piloti della compagnia in Danimarca, Norvegia e Svezia, ha evidenziato come la contesa vada oltre il semplice stipendio, visto che riguarda il possibile ottenimento di orari di lavoro più stabili. Queste le parole di Christian Laulund, leader sindacale dei piloti Sas norvegesi: “E’ deplorevole che siamo arrivati a questo punto. L’azienda ha la responsabilità più grande se non è riuscita a colmare il divario”. Nel 2012 la SAS è stata vicina alla bancarotta, per poi riprendersi negli ultimi quattro anni e registrare un utile netto. Ciononostante, l’aumento del costo del carburante, le oscillazioni della valuta e la sovracapacità delle compagnie Europee ha messo pressione a molte società, inclusa la Scandinavian Airlines. Gli analisti hanno stimato che lo sciopero costerà alla compagnia svedese dai 60 agli 80 milioni di corone svedesi al giorno (5-7 milioni di euro), rischiando di cancellare quanto di buono fatto da inizio anno in sole due settimane. La protesta, inoltre, non riguarderà i voli controllati dai partner della SAS, che sono circa il 30% di tutte le partenze.

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