K metro 0 – Polo Sud – Una squadra di ricercatori del British Antartic Survey (Bas), organizzazione governativa inglese che si occupa di ricerca e divulgazione scientifica nella zona dell’Antartide, ha riferito ieri, con un articolo pubblicato dalla rivista Antartic Science, che un’intera colonia di pinguini sarebbe stata decimata, a causa dello scioglimento di un
K metro 0 – Polo Sud – Una squadra di ricercatori del British Antartic Survey (Bas), organizzazione governativa inglese che si occupa di ricerca e divulgazione scientifica nella zona dell’Antartide, ha riferito ieri, con un articolo pubblicato dalla rivista Antartic Science, che un’intera colonia di pinguini sarebbe stata decimata, a causa dello scioglimento di un intero ghiacciaio, che ha causato la morte di migliaia di esemplari.
L’episodio risale al 2016, e lo studio sarebbe stato realizzato interamente sulla base di immagini satellitari. Le immagini scattate dallo spazio dal satellite mostrano in modo visibile i segni di un grave incidente climatico, che ha colpito la grande piattaforma di ghiaccio, denominata Brunt: dopo lo scioglimento anticipato dello strato di ghiaccio nel mare di Weddel (area dell’Oceano Atlantico a ridosso dell’Antartide), dove la colonia di pinguini si era stabilita, migliaia di esemplari di pinguino imperatore sono morti affogati, dato che non sanno nuotare.
I ricercatori riconducono l’episodio al 2016, quando forti venti probabilmente legati a una tempesta avrebbe eroso la parte più sottile del ghiacciaio di Brunt, provocando la morte di gran parte della colonia, che era la seconda più grande del mondo, perdendo per lo più cuccioli: la colonia, al massimo della sua potenzialità, ormai praticamente scomparsa, contava circa 25mila esemplari.
Sulla base di varie immagini satellitari scattate in diversi momenti gli scienziati hanno poi confermato che negli ultimi due anni il ghiaccio non si è riformato e che non c’è alcun segnale di tentativo di un nuovo insediamento nella zona di altri pinguini, sforzo che tra l’altro, sarebbe del tutto inutile tenuto conto del gigantesco iceberg che si sta avvicinando al sito. La specie dei pinguini imperatori è quella degli uccelli più alti e pesanti che necessitano di strati di ghiaccio solidi sui quali stabilirsi; devono resistere al peso di una intera colonia che vi si stabilisce da aprile fino a dicembre, quando i piccoli si sono totalmente sviluppati.
Gli scienziati, comunque, avvertono: come conseguenza del riscaldamento globale, e la conseguente mancata ricreazione di strati di ghiaccio sufficienti, entro la fine del secolo molte specie di uccelli e animali marini potrebbero perdere tra il 50% e il 70% della loro popolazione mondiale.
di Tosca di Caccamo