K metro 0 – Parigi – Il giudice istruttore ha disposto per l’ex primo ministro francese, Francois Fillon, e sua moglie il rinvio a giudizio per le accuse di corruzione, questo quanto riportato da un documento giudiziario ufficiale pubblicato nella giornata di martedì. Fillon è stato primo ministro del governo guidato da Nicolas Sarkozy dal
K metro 0 – Parigi – Il giudice istruttore ha disposto per l’ex primo ministro francese, Francois Fillon, e sua moglie il rinvio a giudizio per le accuse di corruzione, questo quanto riportato da un documento giudiziario ufficiale pubblicato nella giornata di martedì. Fillon è stato primo ministro del governo guidato da Nicolas Sarkozy dal 2007 al 2012, e candidato alle presidenziali francesi del 2017. Proprio in occasione della corsa elettorale, ha visto calare le proprie possibilità dopo esser stato accusato di aver pagato la moglie Penelope e due figli dal 1981 al 2013 la cifra totale di un milione di euro, per un ‘supporto parlamentare’, che di fatto non comportava nessun vero lavoro. Confermando quanto riportato da Le Monde e dalle autorità giudiziarie, la coppia sarà processata. Il giudice che ha rivelato il tutto, ha voluto mantenere l’anonimato, visto che i dettagli del caso non possono essere discussi pubblicamente.
I vari organi di stampa riportano nel dettaglio la faccenda: sulle buste paga della moglie gallese Penelope, sarebbero riportati introiti totali di 680.000 euro, nel periodo che va dal 1986 al 2013, pur non avendo concretamente svolto mansioni all’interno dell’Assemblea nazionale. Fillon ha inoltre pagato due dei figli della coppia, per aver lavorato come legali mentre era senatore tra il 2005 e il 2007. Sul quotidiano francese si legge che, Marc Jouland, che ha rimpiazzato Fillon nell’Assemblea nazionale, mentre Fillon occupava la posizione di primo ministro, sarà anch’egli rinviato a giudizio per abuso dei fondi pubblici. L’ex primo ministro ha negato il comportamento illecito, sottolineando come le accuse fossero solamente una strategia elettorale per intralciare la sua corsa alla presidenza.
Le accuse preliminari erano state già notificate nel marzo del 2017 e includevano distrazione di fondi pubblici, ricettazione e abuso d’ufficio. Fillon ha continuato la propria campagna elettorale nonostante fosse indagato, in quel periodo definì le azioni contro di lui come un “assassinio politico”. Dall’inizio del 2017, quando iniziarono le indagini, Fillon dovette limitare gli eventi della campagna ad alcuni comizi e ad alcune visite sotto stretta sorveglianza da parte degli organi di sicurezza, per evitare che i manifestanti potessero urlargli contro “Fillon in prigione!”. Le elezioni del 2017 poi videro come vincitore l’attuale presidente francese, Emmanuel Macron, giovane centrista. Fillon arrivò terzo, con il 20,01 %, dietro la candidata dell’estrema destra, Marine Le Pen. L’ex primo ministro è stato per ben cinque volte funzionario di governo in due esecutivi del passato, quello di Mitterrand e quello di Jacques Chirac. La prima elezione al parlamento francese è arrivata nel 1981, come rappresentante del piccolo paese di Sable-sur-Sarthe, nell’ovest della Francia. A 27 anni era il più giovane legislatore nella camera bassa del parlamento francese, l’Assemblea nazionale.