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Ue-Usa, pronta una lista di prodotti statunitensi oggetto di possibili dazi contromisure 

Ue-Usa, pronta una lista di prodotti statunitensi oggetto di possibili dazi contromisure 

K metro 0 – Bruxelles – Il “braccio di ferro” commerciale USA- UE sta avendo ulteriori sviluppi: il 17 aprile, infatti, l’Organizzazione Mondiale del Commercio ha adottato il rapporto finale “di conformità” nella disputa in corso da tempo tra la compagnia aerea statunitense Boeing e l’Airbus, la compagnia aerospaziale europea. Prima, nella sentenza del 28 marzo,

K metro 0 – Bruxelles – Il “braccio di ferro” commerciale USA- UE sta avendo ulteriori sviluppi: il 17 aprile, infatti, l’Organizzazione Mondiale del Commercio ha adottato il rapporto finale “di conformità” nella disputa in corso da tempo tra la compagnia aerea statunitense Boeing e l’Airbus, la compagnia aerospaziale europea.

Prima, nella sentenza del 28 marzo, l’Organo di appello, più alta istanza dell’OMC, dando ragione all’ UE ha confermato che le sovvenzioni statali e le varie agevolazioni concesse negli USA (in modo particolare dallo Stato di Washington, col suo programma fiscale) alla Boeing causano danni significativi ad Airbus. Ieri l’OMC, adottando il Rapporto finale dell’Organo di appello, ha accolto pienamente la tesi sostenuta da Airbus, sottolineando che gli USA non si sono mai conformati ai regolamenti dell’OMC, fortemente contrari ad aiuti, o comunque agevolazioni, statali agli operatori economici. Sempre ieri, la Commissione europea ha stilato allora un elenco di prodotti statunitensi (dal pesce congelato al ketchup), rappresentanti, nel complesso, circa 20 miliardi di dollari delle esportazioni USA nell’ UE, sui quali l’Unione Europea è pronta ad applicare significative tasse doganali, come risposta per i danni subiti nel contenzioso con la Boeing, anche in termini di mancate vendite. Su quest’elenco, la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica, che durerà sino al 31 maggio: sia per accogliere pareri e proposte dei cittadini dell’Unione, che per raccogliere feedback dagli “stakeholder” che potrebbero essere interessati dalle misure pianificate.

” Le aziende europee devono essere in grado di competere a condizioni eque e uguali”, ha dichiarato il commissario europeo per il Commercio, Cecilia Malmström. “La recente decisione dell’OMC sulle sovvenzioni USA per la Boeing è importante a questo riguardo. Dobbiamo continuare a difendere una parità di condizioni per il nostro settore. Ma lasciatemi essere chiara, non vogliamo un colpo di testa. Mentre dobbiamo essere pronti con le contromisure in caso non ci sia altra via d’uscita, continuo a credere che il dialogo debba prevalere tra partner importanti come l’UE e gli Stati Uniti, anche per porre fine a questa disputa di lunga data. L’UE rimane aperta alle discussioni con gli Stati Uniti, a condizione che siano prive di precondizioni e mirino a un risultato equo “.

Da parte della UE, quindi, prevale la volontà di non inasprire la situazione, a maggior ragione in un momento in cui troppe tensioni commerciali attraversano il mondo, e in Europa, in particolare, i ritardi sulla Brexit alimentano inevitabilmente preoccupazioni e incertezze doganali. Ora, comunque, spetta all’arbitro nominato dall’OMC stabilire l’appropriato ed esatto elenco di contromisure contro la Boeing: tenendo conto di questa decisione dell’arbitro, la Commissione stilerà un elenco definitivo dei prodotti oggetto dei dazi come contromisure. La mossa della UE, del resto, arriva pochi giorni dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato di star preparando tariffe doganali per un valore di $ 11 miliardi di beni scambiati dall’UE (tra cui aerei, vini, formaggi e olio d’oliva europei): per compensare i sussidi UE per Airbus che avrebbero danneggiato la Boeing.

Come si vede, le due sponde dell’Atlantico continuano a scambiarsi reciproche, analoghe accuse. La guerra commerciale – di cui il contrasto Boeing- Airbus non rappresenta che un capitolo – è iniziata a metà del 2017, con le forti tariffe protezionistiche sulle importazioni di acciaio (materiale non più di primaria importanza mondiale, ma sempre rilevante) ed alluminio decise dall’ amministrazione Trump: l’UE ha risposto con tariffe per circa 2,8 miliardi di euro (pari a 3,4 miliardi di dollari USA) su acciaio americano, prodotti agricoli e di altro genere, dalle biciclette Harley Davidson al succo d’arancia. L’ “armistizio” e le strette di mano fra Trump e Juncker del luglio scorso sembrano non aver ancora prodotto risultati significativi nei negoziati; nel frattempo Trump medita di alzare un’altra barriera protezionistica contro le importazioni di auto europee.

di Fabrizio Federici

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