K metro 0 – Bruxelles – Misure di rappresaglia dell’Ue per 20 miliardi di dollari contro i prodotti Usa: è il valore della lista indicativa di merci americane che saranno sottoposte a dazi, preparata dalla Commissione Ue, nella guerra Boeing-Airbus in risposta agli 11 miliardi di merci europee, tra cui Pecorino e Prosecco, che Washington
K metro 0 – Bruxelles – Misure di rappresaglia dell’Ue per 20 miliardi di dollari contro i prodotti Usa: è il valore della lista indicativa di merci americane che saranno sottoposte a dazi, preparata dalla Commissione Ue, nella guerra Boeing-Airbus in risposta agli 11 miliardi di merci europee, tra cui Pecorino e Prosecco, che Washington ha annunciato di voler colpire qualche giorno fa. La lista, trasmessa per esame ai singoli Stati membri, verrà ufficialmente pubblicata mercoledì e sottoposta a consultazione.
Il valore iniziale di contromisure chieste dall’Ue per i danni subiti dagli aiuti di stato concessi da Washington a Boeing nel 2012 era di 12 miliardi di dollari, ma oggi, secondo i calcoli di Bruxelles, questo è salito a 20. Spetterebbe però all’arbitrato del Wto determinare la cifra definitiva di dazi che l’Ue, ma anche gli Usa, avrebbe diritto di imporre in base alle regole. I tempi per la decisione del Wto sull’ammontare dei dazi non sono immediati, e vanno tra luglio e l’autunno, con tempi ancora più lunghi per l’entrata in vigore dai dazi. Quelli Ue sui prodotti Usa potrebbero scattare a fine anno. La Commissione Ue, secondo quanto prevede la procedura, renderà quindi ufficialmente nota mercoledì prossimo, dopo un esame dalla parte dei 28, la lista, ancora indicativa, di prodotti e settori colpiti dalle nuove tariffe. Questa sarà allora sottoposta a consultazione pubblica dei settori industriali europei e parti interessate, prima di essere adottata in modo definitivo. Fonti dell’Unione hanno fatto sapere: “L’Ue resta aperta per discussioni con gli Usa, purché queste siano senza precondizioni e puntino a un esito equo”.
A pesare sul piatto dei rapporti commerciali transatlantici, entrerebbe in gioco anche l’ok dei 28 all’atteso mandato negoziale con Washington per un mini-accordo di libero scambio sui soli beni industriali. Questo, salvo sorprese, verrebbe formalizzato oggi, nonostante l’opposizione della Francia. Dopo lo stallo cominciato a gennaio a causa delle pressioni di Parigi sul Consiglio Ue, si tratterebbe di un passo nella buona direzione, come ha sottolineato un portavoce della Commissione Ue. Soprattutto, sarebbe pienamente in linea con le conclusioni del vertice di marzo in cui si era chiesto una ‘rapida attuazione della dichiarazione Juncker-Trump dello scorso luglio’. Proprio quella che ha consentito di siglare una tregua per evitare finora l’applicazione dei dazi Usa sulle auto Ue.
di Salvatore Rondello