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Spagna. Più di 850mila ottantenni vivono da soli e la grande maggioranza sono donne

Spagna. Più di 850mila ottantenni vivono da soli e la grande maggioranza sono donne

K metro 0 – Madrid – Secondo uno studio condotto dall’Istituto di Statistica nazionale spagnolo, più’ di due milioni di persone sopra i 65 anni vivono da sole, circa la metà dei 4,7 nuclei monofamiliari. Di quei due milioni, più di 850mila hanno più di 80 anni, la grande maggioranza sono donne (662mila). La popolazione

K metro 0 – Madrid – Secondo uno studio condotto dall’Istituto di Statistica nazionale spagnolo, più’ di due milioni di persone sopra i 65 anni vivono da sole, circa la metà dei 4,7 nuclei monofamiliari. Di quei due milioni, più di 850mila hanno più di 80 anni, la grande maggioranza sono donne (662mila).

La popolazione è invecchiata e sempre più sola. I dati mostrano che il trend nelle varie fasce d’età non è cambiato significativamente tra il 2013 e il 2018, il che è indicativo della crisi che sta affrontando la Spagna. Le informazioni raccolte indicano che sono diminuiti i giovani che vivono da soli: lo scorso anno, circa 482mila persone tra i 25 e i 34 anni d’età non condividevano l’abitazione con nessuno, rispetto ai 616mila di sei anni fa che coabitavano. Il 53,1% di questi giovani vive con i genitori, mentre nel 2013 era il 48,5%. “Non dobbiamo abituarci a questi numeri. Sarebbero scandalosi in un Paese scandinavo”, ha sottolineato Albert Esteve, direttore del Centro di Studi demografici dell’Università Autónoma di Barcellona. “E’ quasi un record mondiale quello dei giovani che vive con i genitori. E non sembra destinato a scendere. La crisi è stata in gran parte causata dalla disoccupazione ma anche ora che ci sono molte più opportunità di lavoro, i dati stentano a migliorare. La precarietà del lavoro non ha smesso mai di crescere. Il fatto che in media un nucleo familiare sia composto da due persone e mezza è dovuto, in parte, al fatto che molti ragazzi più grandi continuano a vivere con i genitori. E questo influisce anche sulla fertilità della popolazione: la vita con il proprio partner inizia molto più tardi.” Questo significa che molti meno giovani hanno la possibilità di vivere la propria vita in indipendenza, mentre il numero di anziani che vivono da soli è aumentato.

Tuttavia, gli esperti sottolineano come sia importante distinguere tra vivere da soli per scelta o per necessità. Antonio Abellán, demografo del Dipartimento della Popolazione al Consiglio Nazionale di Ricerca spagnolo, ha commentato così la faccenda a El Pais: “Veniamo da una società nella quale prendersi cura degli anziani era un obbligo dei più giovani. Ma ora tutto ciò va a cozzare con il desiderio di indipendenza dai genitori, sempre più grande negli ultimi anni”. Le innovazioni tecnologiche hanno inoltre consentito ai piu’ anziani di poter continuare a vivere da soli. “Le novità introdotte nell’assistenza domiciliare gli ha permesso di essere comunque indipendenti. È un trend destinato a crescere. Il matrimonio non finisce più con la morte ma con il divorzio”, ha concluso Abellán.

Tra il 2013 e il 2018, i nuclei monofamiliari sono aumentati di 320mila unità e nell’ultimo anno erano il 25,5% di tutti i nuclei familiari. “L’aumento è composto per tre quarti da over 65”, spiega Mercè Pérez Salanova, membro dell’Associazione Psicologi della Catalogna. “Vivere da soli non è un problema. Il vero problema sono le condizioni in cui una persona vive, ma soprattutto le cause dietro questa scelta. Spesso non è neanche una scelta”. Le regioni spagnole con il maggior numero di nuclei monofamiliari sono l’Asturia con il 30,2% sul totale dei nuclei, la Castiglia e León con il 29,3% e la Rioja con il 28,5%.

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