fbpx

Russia. Controlli sempre più stringenti su Internet, si pensa a un possibile isolamento dal resto del mondo

Russia. Controlli sempre più stringenti su Internet, si pensa a un possibile isolamento dal resto del mondo

K metro 0 – Mosca – In Russia, il governo ha approvato nella giornata di giovedì una legge che andrà ad aumentare il controllo dell’esecutivo su Internet. Le preoccupazioni dell’opposizione riguardano la possibilità di una nuova era di massiccia censura. Il provvedimento permetterà di installare dei dispositivi per indirizzare il traffico internet russo, facendolo passare

K metro 0 – Mosca – In Russia, il governo ha approvato nella giornata di giovedì una legge che andrà ad aumentare il controllo dell’esecutivo su Internet. Le preoccupazioni dell’opposizione riguardano la possibilità di una nuova era di massiccia censura. Il provvedimento permetterà di installare dei dispositivi per indirizzare il traffico internet russo, facendolo passare attraverso degli appositi server. Questo comporterà l’aumento dei controlli da parte delle agenzie di stato sulle informazioni, potranno essere bloccate le applicazioni di messaggistica e per gli utenti sarà molto più difficile bypassare le restrizioni imposte dal governo. I sostenitori della legge, l’hanno descritta come una misura preventiva nel caso in cui la Russia venisse esclusa da Internet per mano degli Stati Uniti o di altre forze ostili.

Uno dei legislatori che ha votato favorevolmente il provvedimento, Nikolai Zemtsov, ha detto agli organi di stampa che la Russia potrebbe collaborare con le nazioni dell’ex Unione sovietica per un “Runet”, se le notizie provenienti dai media occidentali dovessero essere oscurate. “Potremmo trarre vantaggio dal nostro Internet sovrano e limitato”. La manovra ha però destato preoccupazioni in una società ormai abituata ad un Internet libero, migliaia di persone hanno protestato per questo motivo per le strade di Mosca e le manifestazioni potrebbero essere proposte nuovamente. “Lo scopo (della legge) è stabilire il monopolio delle autorità sul flusso di informazioni del Paese. Non siamo più nell’Unione sovietica, dove bastava controllare i media, i telegrafi e le tipografie. Ora dovranno fare i conti con un ambiente più ampio e hanno bisogno di controllare Internet”, ha dichiarato l’attivista liberale, Sergej Boiko. Ha poi sottolineato che l’installazione dei dispositivi sopracitati comporterà il drastico rallentamento della connessione in Russia e intaccherebbe il settore della tecnologia, ormai in rapida crescita, ma “le autorità sono pronte ad un Internet degradato”, ha aggiunto Boiko. La legge è stata approvata dopo una seconda dopo una seconda lettura della camera bassa del parlamento: 322 voti a favore contro 15. La proposta dovrà però superare una terza lettura della camera alta prima di essere emanata dal presidente russo, Vladimir Putin.

È da circa un anno che le autorità in Russia stanno cercando di bloccare l’applicazione di messaggistica Telegram, che si è rifiutata di consegnare i messaggi criptati degli utenti a dispetto di un’ordinanza della corte. Il traffico di Telegram, infatti, contiene milioni di differenti indirizzi IP, il che rende praticamente vano qualsiasi tentativo di blocco. Molte altre applicazioni, store online e persino i servizi d’assistenza della Volvo sono finiti offline, prima che il governo allentasse la pressione. La nuova legge potrebbe però facilitare le procedure di blocco. Il governo possiede già il diritto di conservare le informazioni personali dei cittadini nei server dedicati, proprio per questo il social network LinkedIn è stato bloccato nel 2016. Il Cremlino sta seguendo le orme della Cina, che tiene i circa 700 milioni di utenti di Internet sotto stretto controllo. E’ stato infatti messo a punto un sistema di filtraggio automatico, conosciuto come il “Grande Firewall”, per bloccare contenuti politici, la pornografia e i siti di scommesse. Non solo, visto che gli utenti cinesi non possono usare siti occidentali come Facebook, Google e Twitter, aprendo il mercato a giganti nazionali come Tencent. Le autorità hanno inoltre imposto regole ferree anche ai piccoli blog come Weibo, chiedendo di installare un meccanismo per eliminare le fake news. Ma a Beijing non si sono fatti sfuggire nulla, visto che sono state bloccati anche i VPN, software per aggirare i filtri di internet  che agiscono creando dei link criptati tra i computer e i siti oscurati.

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: