K metro 0 – Strasburgo – “L’Armenia è oggi un Paese chiaramente democratico che vanta di un’assoluta libertà di espressione e di riunione, e il nostro governo continua a sostenere il rispetto dei diritti umani”, ha dichiarato Nikol Pashinyan, Primo Ministro dell’Armenia, esprimendosi oggi dinanzi all’Assemblea. “Siamo riusciti a eliminare la corruzione sistemica e a
K metro 0 – Strasburgo – “L’Armenia è oggi un Paese chiaramente democratico che vanta di un’assoluta libertà di espressione e di riunione, e il nostro governo continua a sostenere il rispetto dei diritti umani”, ha dichiarato Nikol Pashinyan, Primo Ministro dell’Armenia, esprimendosi oggi dinanzi all’Assemblea.
“Siamo riusciti a eliminare la corruzione sistemica e a creare delle vere condizioni favorevoli all’uguaglianza di tutti davanti alla legge”, ha aggiunto il Primo Ministro, menzionando “importanti cambiamenti politici” nel Paese dalla “non violenta rivoluzione di velluto” che è scoppiata circa un anno fa.
Tuttavia, ha sottolineato Pashinyan, “la nostra democrazia deve essere consolidata attraverso misure di salvaguardia economica e istituzionale. Lo sviluppo delle istituzioni democratiche, l’esistenza di un potere giudiziario indipendente, così come la creazione e il potenziamento di istituzioni anti-corruzione sono delle componenti essenziali per le quali abbiamo bisogno del sostegno del Consiglio d’Europa”.
“Questo è importante non solo per rafforzare i risultati della nostra rivoluzione politica, ma anche per il successo della nostra rivoluzione economica avviata di recente, volta a incoraggiare l’attività economica dei nostri cittadini, attraverso la creazione di opportunità tangibili, rendendo così l’Armenia ancora più allettante per investimenti e turismo”, ha dichiarato il Primo Ministro.
Pashinyan ha inoltre rimarcato che il conflitto del Nagorno-Karabakh rimane una grande sfida per l’intera regione e che il governo armeno si è impegnato a rispettare il principio della soluzione pacifica della questione. “Sono convinto che il semplice dialogo tra i leader non sia sufficiente per risolvere il problema. È molto importante avviare un dialogo anche tra le società al fine di preparare le nostre rispettive comunità alla pace e non alla guerra”, ha concluso.