K metro 0 – Strasburgo – L’APCE ha proposto una “procedura di reazione congiunta” che coinvolge sia gli organismi statutari del Consiglio d’Europa sia il Segretario generale, nei casi in cui uno Stato membro violi i suoi obblighi statutari o non rispetti i principi e i valori fondamentali. In una risoluzione e in una raccomandazione basate su un rapporto di Tiny
K metro 0 – Strasburgo – L’APCE ha proposto una “procedura di reazione congiunta” che coinvolge sia gli organismi statutari del Consiglio d’Europa sia il Segretario generale, nei casi in cui uno Stato membro violi i suoi obblighi statutari o non rispetti i principi e i valori fondamentali.
In una risoluzione e in una raccomandazione basate su un rapporto di Tiny Kox (Paesi Bassi, UEL), l’Assemblea ha dichiarato che una procedura potrebbe essere avviata dall’Assemblea stessa, dal Comitato dei Ministri o dal Segretario generale e vedrebbe la partecipazione di tutti e tre. Si tratterebbe di una procedura in più fasi, che potrebbe includere:
la notifica dello Stato membro interessato;
una serie di passaggi concreti e ben definiti, ad esempio un dialogo coordinato con lo Stato interessato;
l’istituzione di una speciale procedura di monitoraggio che coinvolge una task force comune;
la pubblicazione di una dichiarazione pubblica;
la decisione, in ultima analisi, di agire ai sensi degli Articoli 7, 8 o 9 dello Statuto del Consiglio d’Europa, che prevedono la sospensione o il ritiro;
la definizione di tempistiche rigide per ogni fase stabilite di comune accordo dalle tre parti.
Ciò garantirebbe a eventuali misure prese nei confronti di un singolo Stato membro “maggiori legittimità, credibilità, impatto, pertinenza e sinergia”, ha affermato l’Assemblea.
Settant’anni dopo l’istituzione del Consiglio d’Europa, le cui norme affrontano sfide crescenti, tutti gli Stati membri dovevano ribadire il proprio impegno rispetto ai valori e ai principi della democrazia, ai diritti umani e allo Stato di diritto, hanno dichiarato i parlamentari.
Per quanto riguarda la Federazione russa, l’APCE ha esortato a intensificare il dialogo per “evitare una situazione in cui venga chiesto allo Stato membro più grande di lasciare l’Organizzazione o sia lui stesso a scegliere di farlo”, con tutte le relative ripercussioni geopolitiche e le conseguenze per i cittadini russi.
L’APCE ha chiesto alla Russia di “nominare una delegazione presso l’Assemblea e di riprendere il pagamento obbligatorio del suo contributo al bilancio dell’Organizzazione”, poiché il mancato pagamento potrebbe comportare la sua sospensione in entrambi gli organismi statutari, se attuata dal Comitato dei Ministri.
Più in generale, l’Assemblea ha esortato gli Stati membri a garantire la sostenibilità finanziaria del Consiglio d’Europa e si è impegnata a semplificare e a rendere mirate le sue attività in una serie di modi. Ha inoltre esortato a intensificare il dialogo politico con l’UE, anche in relazione all’adesione dell’UE alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.